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Bonolis: “Juve mai incudine, stadio di proprietà concesso solo a loro. E guarda caso…”

Il noto tifoso interista ha rifilato una frecciata alla squadra bianconera: "Sono molto forti non solo sul campo, ma anche politicamente"

Eva A. Provenzano

Paolo Bonolis ha parlato al sito "Ilmilanista.it" dell'Inter, dell'arrivo dei cinesi, del Milan e non ha risparmiato una battuta alla Juventus: "Per la nuova proprietà ci resta solo la speranza. Se andrà tutto bene saremo tutti contenti altrimenti non saremo gentili con loro. I soldi sono importanti, ma bisogna saperli gestire".

IL MILAN - "Non godo della situazione attuale del Milan anche se sono un tifoso dell'Inter. Dovrei essere innanzitutto contento di quello che succede a noi. Quando sarò felice per noi potrò pensare agli altri".

L'ITALIA S'E' DESTA - "Conte? E' riuscito a mettere insieme una squadra senza Marchisio e Verratti, li ha assemblati a dovere. Adesso inizia il nostro Europeo che con i gironi non ci è favorevole. Mi sembra tutto così squilibrato: da una parte c’è Germania, Spagna, Italia e Inghilterra e dall’altra parte pizza e fichi. Vediamo cosa succederà…Per vincere non è vero che devi per forza batterle tutte, devi batterne alcune. Come è successo alla Juventus quando è arrivata in finale di Champions League. La Juve ha affrontato avversari affrontabili e avversari importanti. Ma in un torneo funziona così. Devi avere la squadra ma anche la fortuna…”. 

E LA JUVE - Al momento non è arrivabile. Ha un parco giocatori incredibile ed è superiore rispetto ad altri club, nessuna nel campionato può reggere il confronto. I problemi arbitrali ci sono stati per un periodo molto lungo e sono stati portati a galla. Oggi mi sembra che ci sia ancora un comportamento più leggero da parte degli arbitri non solo nei confronti della Juventus, ma anche delle altre grandi. Ma credo sia una cosa normale… Ma la Juve è sempre stata martello, mai incudine. Sono molto forti e non solo sul campo, ma anche politicamente: sono gli unici a cui è stato concesso lo stadio di proprietà. Questo squilibrio non si rimarginerà mai, ne prendiamo atto. Io mi ricordo quando è uscita la sentenza per doping della Juve e la sentenza di colpevolezza è uscita il giorno dopo che era caduta in prescrizione…”. 

(Fonte: ilmilanista.it)

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