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Getty Images
Paolo Bonolis, conduttore televisivo e noto tifoso dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni in collegamento su New Sound Level 90FM, nel corso della trasmissione "Il Diabolico e il Divino".
Tra i tanti temi trattati c'è la sfida tra i nerazzurri e José Mourinho, in programma sabato:
"Mourinho è certamente molto legato ai tifosi dell’Inter per la meravigliosa stagione del Triplete, però sono passati anche oltre 10 anni. Abbiamo molta riconoscenza per il biennio in cui ha lavorato all’Inter e bisogna ricordarsi sempre del bene che qualcuno ci ha fatto. Poi ognuno fa la sua vita ed è giusto che ogni professionista scelga il meglio per la propria carriera".
Bonolis si concentra sulla nuova Inter targata Simone Inzaghi:
"Senza Lukaku abbiamo perso una possibilità di gioco, abbiamo dovuto cambiare la modalità di sviluppo del gioco e Simone Inzaghi è stato bravissimo. Con Lukaku e Hakimi potevamo aspettare più bassi gli avversari e prendere la difesa avversaria in velocità. Conte si è reso conto dopo poche giornate che era meglio questo atteggiamento tattico piuttosto che il pressing alto. Dzeko ha grandissima visione di gioco e una grande capacità di gestione della palla e questo favorisce gli inserimenti dal centrocampo e dalle fasce, quest’anno facciamo 5-10 secondi di pressing nell’area avversaria. Inzaghi è stato molto bravo, non ha sprecato l’opportunità che la rosa dell’Inter ti offre. Anche Perisic è un fattore, è un grande atleta nonostante non sia più giovanissimo, riesce a farsi avanti e indietro sulla fascia e in più abbiamo Dimarco che offre all’allenatore la possibilità di alternare gli effettivi sulla fascia sinistra. Qualora volesse partire per scelta di vita e di carriera sono sicuro che l’Inter stia già pensando alla copertura in quel ruolo".
A scuotere il calcio nell'ultima settimana il caso plusvalenze con la Juventus al centro dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Torino:
"Io non ho nulla contro il tifoso juventino, ma per quanto riguarda la società Juve oggettivamente negli ultimi 20 o 30 anni è sempre finita in mezzo a ogni polemica e ad ogni inchiesta e questo è un dato di fatto. Da Calciopoli, al doping, alla Superlega, alle plusvalenze, in un modo o nell’altro questa società nei suoi dirigenti pensa che il potere e l’importanza gli permettano di vivere con regole differenti dagli altri. Quando ci si senti intoccabili succede questo, se la cantano e se la suonano come preferiscono e capita veramente molto spesso. È vero che qualcosa di spiacevole è capitato ad ogni società, ma loro finiscono sempre invischiati in queste brutte storie".
Ancora sulla sfida Roma-Inter:
"Nulla è scritto prima della partita, altrimenti l’Italia si sarebbe qualificata per gli ultimi due mondiali, il calcio si materializza in novanta minuti e difficilmente risponde alle previsioni. La Roma ha molte assenze, l’Inter ne ha alcune dietro ma quello che fa il risultato sono le circostanze. La Roma gioca in casa ed ha bisogno di riscattarsi e sicuramente Mourinho vorrà fare bella figura. L'Inter vuole continuare a masticare quella determinazione che Inzaghi gli sta dando dall’inizio di campionato. Sarà una bella partita ma non credo ci sia un risultato già scritto. Penso che Mourinho voglia particolarmente bene a Zaniolo, gli sta dando uno stimolo in più per cercare di non farsi bloccare e gli sta dando anche un consiglio per invitarlo a ragionare sulla sua carriera. Gli sta dando convinzioni in più, sta lavorando sulla sua autostima e sta aggiungendo autostima, è un lavoro da padre".
Bonolis non si sbilancia sulla lotta per lo scudetto:
"Il campionato è molto equilibrato, ci sono 3-4 squadre che ad ogni giornata si schiaffeggiano per superarsi, si sono accorciate le distanze dopo la grande partenza di Napoli e Milan. Credo che le prime quattro per struttura della rosa saranno quelle che concorreranno per lo scudetto, le vedo favorite rispetto alle altre".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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