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Borghi a FcIn1908: “Stanno rovinando Alvarez. Botta? Ma quali dubbi? Laxalt…”

Alla luce delle vicende di mercato, che vedono l‘Inter in prima linea nel panorama del calcio sudamericano, abbiamo sentito in esclusiva Stefano Borghi, telecronista di SportItalia e grande esperto in materia. Ciao Stefano, partiamo da...

Alessandro De Felice

Alla luce delle vicende di mercato, che vedono l'Inter in prima linea nel panorama del calcio sudamericano, abbiamo sentito in esclusiva Stefano Borghi, telecronista di SportItalia e grande esperto in materia.

Ciao Stefano, partiamo da Icardi, nome di cui si è parlato nelle ultime ore, che sembra essere destinato a vestire nerazzurro in estate. Cosa pensi del calciatore,conoscendo tutto il suo backgroud, e credi possa valere una grande piazza come l'Inter?Io sono sempre spaventato, quando si parla di un giocatore acquistato o acquistabile,dal fatto che si vada sempre a dire se sia pronto o meno per una grande squadra e ci si chieda se valga i soldi che viene pagato. Questo è un discorso pericoloso. Parlando del ragazzo, secondo me, è un talento veramente grande che ha già dimostrato di saper incidere in un palcoscenico come quello della Serie A, meritando la considerazione di cui gode e mostrando di avere delle prospettive veramente ampie. Poi ha avuto uno sviluppo da predestinato, passando dalle giovanil del Barcellona e arrivando in Italia giovane, iniziando subito a segnare. Qui, per il talento che possiede, ci sono i crismi per parlare almeno di una grande promessa; gli unici dubbi possono nascere dal grande urto che si può pagare nell'approdo in un grande club, ma di sicuro è un giocatore che vale la grande scommessa.

Conosci molto bene, commentando il campionato argentino, Ruben Botta del Tigre e prossimo nerazzurro. Ci parli di questo giocatore,ancora poco conosciuto in Italia e già bollato come inadeguato per l'Inter da alcuni scettici?

Mi piacerebbe parlare con questi scettici per sentire su che basi non siano tranquilli. Io premetto che quando è uscita la notizia dell'acquisizione da parte dell'Inter di Ruben Botta sono stato un po' sorpreso perchè pensavo potesse essere un elemento da mercato italiano ma vedevo per lui un approccio più morbido, in un club di media classifica, e non subito in una realtà come l'Inter, che punta ai vertici. Questo ragazzo è molto interessante perchè possiede tutte le qualità del giocatore che va di moda ora in Europa: è un trequartista che gioca sull'esterno e lavora con entrambi i piedi, quindi può essere schierato su ambedue le fasce sia per convergere che per crossare in mezzo. E' molto rapido e intenso con la capacità di realizzare; nonostante ami rifinire e abbia il gusto del dribling capriccioso, quando arriva in area di rigore fa spesso la cosa più spettacolare ma anche la più concreta. Rispetto agli ultimi argentini che sono arrivati, pur essendo giocatori importanti ma senza avere caratteristiche adatte al nostro calcio in tutto e per tutto, Botta sembra potersi integrare alla grande nel nostro campionato.

Il riferimento era a Ricky Alvarez?

Si intendevo Alvarez perchè mi ha sempre fatto male il modo in cui è stato trattato in Italia, pur non conoscendolo e non avendo interesse a difenderlo. Ho sempre notato una critica troppo severa e prevenuta nei suoi confronti. Ricky può non essere un giocatore al cento per cento da calcio italiano ma che sia un ottimo giocatore, degno di rispetto, chiunque abbia una minima conoscenza del calcio non può negarlo.

Dopo i gol di domenica qualche detrattore si sarà forse ricreduto. Alvarez ha dimostrato di avere dei colpi da fuoriclasse...

E' un ragazzo che sa giocare molto bene a calcio e per questo andrebbe rispettato. Domenica ha fatto due gol ma se la settimana prossima gioca venti minuti a medio livello torneranno tutti a parlare di un bidone, perchè è questo il modo di fare critica calcistica in Italia. Così facendo si rovinano i giocatori e si fanno anche delle brutta figure. Credo che Alvarez fin qui abbia avuto dei passaggi a vuoto ma anche delle difficoltà enormi, essendo arrivato all'Iner in un momento di ricostruzione e confusione, e se pensiamo che ha steccato in nerazzurro un campione come Forlan capiamo quali siano stati i problemi dei giocatori, soprattutto quando arrivavano dall'estero. Oltre a questo è stato impiegato in ogni posizione possibile, senza fiducia e continuità ed è quasi impossibile convincere in una situazione simile. Ora bisogna vedere se l'Inter ha voglia di investire su di lui, dandogli un ruolo stabile, o in caso contrario sarebbe meglio cederlo. Per concludere prima di puntare il dito su bersagli facili bisognerebbe ragionare su come siano stati costruiti e sviluppati gli ultimi due anni di Inter.

Altri due centrocampisti sudamericani in orbita Inter sono Cirigliano del River e Laxalt, già preso per luglio, del Defensor. A chi non li conosce come li puoi presentare?

Secondo me Cirigliano è un giocatore importante, con caratteristiche significative che lo rendono un talento appetibile per qualunque squadra. Il problema è che il ragazzo ha avuto una involuzione piuttosto netta negli ultimi tempi e da quando è tornato Dias al River la squadra va benissimo ma lui non si siede nemmeno in panchina. Ora gioca con le riserve e attraversa un momento di difficoltà ma è talmente giovane che ha spazio per riprendersi. Laxalt si è segnalato bene nell'ultimo sudamericano Sub 20; è molto duttile e può fare sia l'intermedio in un centrocampo a tre che l'esterno tattico in uno a quattro. E' un giocatore molto convinto e mi piace sottolineare la sua mentalità, soprattutto per la giovane età. Gioca in modo intenso ma è un ragazzo ancora da rifinire sia sul piano fisico che tattico ma rappresenta un potenziale. Il problema è che sono tutti più o meni potenziali talenti che devono necessariamente essere gestiti e sviluppati con una certa progettualità, altrimenti puoi pure prendere Messi a 17 anni ma non riuscire a farlo sbocciare.

Ci puoi fare il nome di un talento nuovo argentino da consigliare alla dirigenza nerazzurra?

Direi Rodrigo de Paul del Racing: è una delle rivelazioni del 2013. E' stato catapultato in prima squadra e ha subito reso; anche lui è molto italianizzabile, dal momento che è abituato a giocare sulla fascia opposta al proprio piede preferito per rientrare e tirare. Possiede tecnica, grande atletismo e ha la sterzata per saltare l'uomo e andare al tiro. Fra l'altro calcia da tutte le posizioni e anche bene. E' un classe 1994 ed è davvero interessante come altri coetanei che giocano in Argentina. Il Catania è la dimostrazione che il livello è ottimo e, con una progettualità su questi ragazzi, si possono ottenere ottimi risultati.