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Intervenuto ai microfoni del MatchDay Programme di Inter-Genoa, il centrocampista nerazzurro Borja Valero ha parlato della sua esperienza a Milano, ma non solo: "Sto imparando tanto da quando sono arrivato all'Inter e ogni giorno qui è bellissimo. Amo la montagna perché lì la mente si svuota e io mi ricarico. Quando posso, porto anche i miei figli a fare delle lunghe passeggiate. Il mio primo gol da professionista? Troppo facile, vi racconto questa: la mia prima rete in assoluto. Giocavamo a 7 in un campo a 11. Ad un certo punto calcio più forte che posso, da lontanissimo. La palla finisce sotto la traversa e iniziamo tutti a correre. Quando sei piccolo basta alzarla e il gioco è fatto".
HOBBY - "Gabriel Garcia Marquez con Cent'anni di solitudine mi ha aperto il cuore, è il mio libro preferito. Serie TV? La Casa di Carta va visto assolutamente in lingua originale. El Professor ha un modo di recitare unico e poter vedere una serie girata in Spagna con un successo planetario ti dà qualcosa in più. Il mio viaggio preferito? New York. Ci andrei tutti gli anni, è una città magica, poetica".
IL PRIMO REGALO - "Il pallone della Liga è stato il mio primo regalo di Natale, quello che ricordo con più affetto. Oggi sembra scontato, ma credetemi, al tempo recuperare quello originale era quasi un'impresa. I miei hanno fatto grandi sacrifici quell'anno e io non facevo altro che giocare, giocare, giocare. Poi, finito tutto, lo pulivo, lo curavo, lo coccolavo".
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