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L'Inter oggi è di scena a Bologna contro i rossoblù per cercare la sesta vittoria di fila lontano da San Siro e, allo stesso tempo, mettere pressione alla Juventus, impegnata in serata nel derby contro il Torino. Conte, però, ha lasciato intendere di essere preoccupato per l'impossibilità di fare turnover. "All’Inter giocano sempre gli stessi, come dice, anche perché fin qui si è rifiutato di impiegare i panchinari che non reputa all’altezza. Nonostante gli infortuni. E così facendo ha messo pressione alla società per avere rinforzi sul mercato già a gennaio. Da inizio stagione ha impiegato 21 giocatori, Sarri alla Juventus 23. In 5 hanno messo piede in campo in tutte le partite: Handanovic, Skriniar, Brozovic, Barella, Lautaro", sottolinea l'edizione odierna di Repubblica che aggiunge: "Conte dovrà decidere se schierare almeno nel finale le riserve di cui vorrebbe liberarsi — da Borja Valero a Politano, fino a Vecino, di rientro da un infortunio — oppure ribadire il messaggio alla società: chi non gioca deve essere venduto per far posto a giocatori nuovi. A Brescia ha usato solo due delle tre sostituzioni a disposizione. A nove minuti dal novantesimo, dentro Biraghi al posto di Asamoah stremato. Esposito è entrato al 41’ della ripresa, preferito a Politano, il cui turno non arriva mai. Al terzo cambio ha addirittura rinunciato, e pazienza se i tifosi incitavano Borja Valero che si scaldava invano".
BORJA VALERO, FUTURO LONTANO DALL'INTER - Il quotidiano, poi, sottolinea un aspetto riguardante Borja Valero: lo spagnolo non è stato quasi mai adoperato da Conte nonostante lo stop di Sensi e un Brozovic sempre più stanco, a testimonianza di come l'allenatore non lo reputi idoneo al suo gioco. "Per Conte, sarebbe dovuto essere venduto già in estate. Ora si augura che succeda a gennaio. Al suo posto vuole una mezzala tecnica, potente, alla Vidal. E brama un esterno che possa giocare sulle due fasce", sentenzia Repubblica.
MAROTTA E CONTE - Il quotidiano analizza nel dettaglio i messaggi di Conte alla società, già visti alla Juventus - "Con 10 euro non si mangia nei ristoranti da 100" - e al Chelsea dopo la cessione di Matic allo United. "Marotta, che lo conosce e lo ha portato all’Inter, non si preoccupa delle uscite di Conte. Anzi le usa per convincere la proprietà cinese ad aprire i cordoni della borsa. Come lo scorso luglio, quando per avere Lukaku Conte disse che «dalle scelte, dipendono poi gli obiettivi». Il belga arrivò per 65 milioni più bonus, l’acquisto più caro della storia nerazzurra", chiosa Repubblica.
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