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Il vice allenatore di Capello allo Jiangsu Suning è Cristian Brocchi. L'ex tecnico del Milan, intervistato da Tuttosport, ha parlato dell'obiettivo di mercato dell'Inter, Ramires, e del gruppo Suning.
Cristian Brocchi, come sono stati questi primi mesi in Cina con lo Jiangsu Suning?
«Positivi, quando siamo arrivati la squadra era ultima. Abbiamo recuperato quattro posizioni e ci siamo salvati con tre giornate di anticipo. Il prossimo campionato ripartirà a marzo. Noi ci ritroveremo a gennaio e faremo quasi un mese e mezzo di preparazione al caldo tra Marbella e Dubai. A Nanchino l’inverno è molto rigido».
Come è il livello del campionato cinese?
«E’ molto interessante perché nella stessa squadra convivono giocatori equivalenti ai calciatori delle nostre Serie A, B e C. E’ come avere tre categorie diverse nello stesso gruppo».
Ha visto giocatori cinesi interessanti?
«Mi piace Wu Lei dello Shanghai SIPG. Va sempre in doppia cifra pur essendo un esterno offensivo, non un centravanti puro. E’ un calciatore che cattura l’attenzione».
Quali difficoltà si incontrano?
«Differenze culturali relative, ad esempio, all’alimentazione. Noi di mattina siamo abituati a fare la colazione con cappuccino e brioche. In Cina fanno quasi un pranzo. E le strutture sono molto belle. Ma non sempre vengono tenute in un certo modo giorno per giorno».
C’è grande interesse nei confronti dell’Inter?
«Il calcio è molto seguito. Ci sono molti bar e ristoranti che trasmettono le partite. E c’è stato notevole entusiasmo quando l’Inter è andata in tournée a Nanchino. Ma in Cina non è come in Italia: la gente ti ferma per strada al massimo per un selfie, non per darti consigli di calcio come in Italia».
In Italia ci si chiede quanto investirà Suning nell’Inter.
«Se fossi un tifoso dell’Inter non mi preoccuperei. Questo gruppo è una garanzia. Ci sono linee dettate dal governo per limitare l’esportazione di capitali all’estero. Ma Zhang Jindong ha dimostrato di essere un vincente che ha costruito un impero economico».
Come sono i suoi dialoghi con Capello? Sono due persone molto toste.
«Diciamo che tra persone forti ci si intende bene».
Cosa succederà con Ramires?
«E’ normale che i giocatori dello Jiangsu possano avere l’aspirazione di andare a giocare nell’Inter. E’ qualcosa che si conquista con il lavoro e il rendimento in campo. Ma il fatto che la proprietà sia la stessa non toglie che stiamo parlando di due società diverse. Bisogna riflettere sul possibile indebolimento dello Jiangsu».
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