Il futuro di Marcelo Brozovic sembra essere ormai segnato, lontano da Milano. Il croato non riesce a trovare una maglia da titolare e la regia della squadra di Inzaghi è affidata a Calhanoglu.
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Brozovic, esclusione rumorosa col Lecce. Calhanoglu non si tocca, “Inter già andata oltre”
"La realtà è che l’esclusione di Brozovic contro il Lecce è stata rumorosa, la più rumorosa di sempre. Il croato non è mai stato così lontano dall’Inter. Neppure nell’estate 2020, nei giorni in cui la società non faceva mistero di provare a piazzarlo perché Antonio Conte gradiva un altro tipo di centrocampista e sognava Kanté. Oggi Brozovic è una riserva e la parabola ha dell’incredibile, a pensarci bene. Perché una delle priorità del mercato della scorsa estate è stata quelle di trovare un vice al croato. Trovato, puntualmente: 14 milioni di euro investiti, tra prestito e obbligo di riscatto, su Asllani. Oggi la guida dell’Inter non è né di Brozovic, né dell’albanese, che fatica pure a ritagliarsi spezzoni di partite. Al comando c’è il terzo uomo, Calhanoglu", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
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"Oggi, è molto più logico pensare che in estate le strade del croato e dell’Inter si divideranno. La gestione dell’infortunio pre Mondiale e quella del post, con il regista che si è affidato alle cure del “santone” Milutinovic, non è certamente andata a genio alla società. Adesso c’è una stagione da terminare, come pure davanti agli occhi ci sono obiettivi concreti da centrare. Il compito di Inzaghi non può non essere quello di tenere sul pezzo il giocatore. Così si spiegano le parole non dette e quelle obbligate. Ma la realtà è che la squadra è già oltre Brozovic. Questa Inter ruota intorno a Calhanoglu ed è difficile pensare a un cambio proprio in quel ruolo così delicato. Si andrà avanti così, con Marcelo prima alternativa a un centrocampo nel quale anche Mkhitaryan si è preso con forza il suo spazio. Chissà, magari venerdì a La Spezia il croato ritroverà una maglia da titolare. Ma non c’è nulla oggi che, in vista di Oporto, porti Inzaghi lontano dal riproporre il trio di sempre, con Barella vicino a Calhanoglu e Micki", chiude il quotidiano.
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