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La fumata bianca è in arrivo. Marcelo Brozovic e l'Inter sono pronti a proseguire il matrimonio insieme e dirsi sì fino al 30 giugno 2026. Come spiega La Gazzetta dello Sport, le parti hanno raggiunto l'accordo sulla base di 6 milioni di euro netti a stagione.
Il quotidiano svela alcuni retroscena della trattativa:
"Il lavoro preparatorio è stato opera del d.s. Piero Ausilio e dell’a.d. Beppe Marotta. È stato lungo: non si è mai arrivati realmente vicini alla rottura, perché la disponibilità di entrambe le parti era chiara fin dai primi passi. Ma, almeno all’inizio della trattativa, l’Inter non era sicura di riuscire a raggiungere il traguardo. Troppe le variabili incontrollabili, a fronte di un Brozovic che - per voce del papà Ivan - era partito da una richiesta di 8 milioni netti a stagione. Poi il lavoro di mediazione, andato a buon fine anche perché la società nerazzurra ha pian piano capito che si trattava solo di una questione economica. E che dietro la prima richiesta elevata del centrocampista non c’erano altri club. O meglio, non c’erano club che realmente interessavano a Brozovic, dal punto di vista tecnico".
C'è una società, infatti, che era pronta ad accontentare Brozovic dal punto di vista economico, ma che nel contempo non convinceva il croato. L'Inter, invece, lo ha premiato con un contratto top:
"Il Newcastle, per dire, era arrivato ai famosi 8 milioni. Ma il croato voleva/vuole continuare ai livelli più alti. E a Milano si sente legato. Per dirla alla maniera di Nicolò Barella, Brozovic ha scelto l’Inter quando nell’Inter non era semplice giocare, anzi, quando vincere era un miraggio. Dall’altro lato la società nerazzurra ha riconosciuto al regista, oltre che un ingaggio top (lo stesso di Lautaro), pure una scadenza lunga, la più lunga possibile, la stessa di Barella e del Toro per intendersi. Ed è un passaggio da sottolineare, se è vero che Brozovic è un classe 1992 e nel giugno 2026 sarà vicino ai 34 anni".
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