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Brozovic-Inter, in settimana il primo meeting per il rinnovo. “C’è fiducia per il sì”

Matteo Pifferi

"L’appuntamento c’è, la voglia è comune, questo contratto s’ha da fare", commenta La Gazzetta dello Sport sul rinnovo di Brozovic

"L’appuntamento c’è, la voglia è comune, questo contratto s’ha da fare". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al meeting tra Inter e Brozovic per il rinnovo di contratto. "Sarà il primo passo ufficiale: probabilmente non l’unico, ne serviranno altri per arrivare all’intesa totale. Ma conta il modo in cui si arriva al meeting, l’atteggiamento è positivo da entrambe le parti. È una partita da giocare, ma – volendo spiegarla con il linguaggio delle scommesse – le quote per il sì sono basse", rimarca la Rosea, ribadendo la fiducia che traspare da ambedue le parti.

La richiesta di partenza di Brozovic è superiore ai 5 mln netti e vicina a 6 compresi i bonus. L'Inter non vorrebbe superare quota 4 mln, cifra che attualmente il croato sfiora comprendendo i vari bonus da contratto. C'è dunque una distanza da colmare e i tempi sono necessariamente stretti ma l'Inter è fiduciosa. "Sa di dover fare un passo importante, ma allo stesso tempo non avverte il rischio che il giocatore sia attirato da altri club al punto di mandare all’aria il rinnovo. Va segnalata, tra l’altro, la volontà della società nerazzurra di trattenere l’asse portante del gruppo che è arrivato a vincere lo scudetto solo cinque mesi fa. Questo è il tempo di raccogliere i frutti, insomma", continua il quotidiano.

Brozovic riveste un'importanza nevralgica anche da un punto di vista tecnico tattico e difatti anche Inzaghi lo reputa centrale per il suo gioco, tenendo in considerazione che non c'è un'alternativa in rosa al croato. "La sua titolarità non è in discussione, non ingannino le sostituzioni (e le reazioni). L’Inter non può permettersi di perderlo. E, peraltro, c’è anche una motivazione economica che supporta il ragionamento. Perché rinunciare oggi al croato ed essere costretti a rivolgersi al mercato per sostituirlo, vorrebbe dire mettere sul piatto diversi milioni di euro per un altro regista, cosa che oggi non è nei piani e nelle idee dell’Inter, società che farà della sostenibilità la stella polare del prossimo futuro", la chiosa della Gazzetta.