Nessuno meglio di Sommer in Europa: “Buffon lo consigliò a Marotta…”

Un interessante aneddoto su Yann Sommer dalle pagine del Corriere della Sera di oggi. Fu Gianluigi Buffon a consigliarlo a Beppe Marotta ai tempi della Juventus, svela il quotidiano. “I dati di Sommer — 11 gare su 18 senza prendere gol, 88,9% di parate in Champions — sono i migliori d’Europa e la prestazione di Napoli ha ricordato certe sue serate memorabili come quella contro gli azzurri a Basilea, dove parò il rigore di Jorginho, o quella da record contro il Bayern con 19 parate. Al Gladbach, dove era adorato, Sommer è rimasto 8 stagioni e mezza: troppe, se si pensa che già quando fermò sul pareggio due volte su due la Juventus in Champions nel 2015, Buffon consigliò a Marotta di prenderlo.

Retroscena Sommer

Ma Yann, con le sue parate a Mondiali e Europei e la sua faccia da attore, si era creato un mondo appagante: gli sponsor e i media svizzeri e tedeschi fanno da anni la fila per lui e anche ad Appiano arrivano decine di richieste; ha una moglie avvocato, Alina Schneider, due figlie piccole, Mila e Nayla, e ama coltivare le sue passioni, la musica, la cucina, la natura. E soprattutto è un portiere che ha sempre lottato contro i pregiudizi sull’altezza, dato che 183 centimetri, nell’era dei giganti sono considerati pochi, nonostante l’ottima tecnica di base. La concentrazione maniacale e gli allenamenti specifici per l’esplosività costano fatica e hanno bisogno di riscontri e cura continui, compresa quella dell’alimentazione.

Sommer uomo in più

Sommer, che sui guanti ha la scritta «Verano» («Estate», che è il significato del suo cognome, in spagnolo), sta studiando l’italiano e lo capisce bene, è andato a vivere vicino ad Appiano e all’Inter ha trovato il preparatore Gianluca Spinelli (e Gianluca Zappalà) che ha lasciato Donnarumma e il Psg per rientrare in Italia. Il lavoro, grazie anche a una difesa che «è un piacere vedere all’opera», sta dando i suoi frutti tra i pali, dove è arrivato solo un errore, col Sassuolo, ma anche nella costruzione, perché coi piedi Sommer adesso osa di più: come in occasione dell’azione del pari allo Stadium partita da lui e nel passaggio lungo rasoterra filtrante per Lautaro, visto a Napoli e specialità dell’ultimo Onana. Non a caso, un mese fa, Inzaghi sul tema portieri aveva sottolineato che «anche André di aprile-maggio non era lo stesso di ottobre...». Come dire, vedrete che pure Sommer diventerà l’uomo in più. Ormai ci siamo”, sottolinea il quotidiano.

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