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E' stato un altro momento rivoluzionario per l'Inter. Sono stati i giorni del nuovo allenatore, ma anche del nuovo in società. Perché con le dimissioni di Bolingbroke ci si stacca dal passato e perde quota l'ala Thohir prendendo invece piede quella legata a Zanetti. Ecco cosa scrive La Repubblica a proposito del vicepresidente: "Sale nelle
gerarchie la figura della leggenda interista Javier Zanetti il cui peso, nonostante lo scivolone sulla vicenda
della burrasca tra Icardi e la curva Nord, sta aumentando: l’ingresso di Walter Samuel nel club ne è un segnale, e altri ne arriveranno. Più forte l’ala argentina dunque, e più forte quella italiana, rappresentata da Ausilio e Gardini: la scelta di Pioli è loro, ma loro saranno pure le responsabilità del caso".
Il presidente Thohir di fatto non è entrato nella scelta di Pioli, dopotutto l'indonesiano è in uscita, sono da definire tempi e modi. Intanto se ne è andato l'ad che lui stesso aveva scelto: Bolingbroke ha gestito il piano di rientro dell'Inter nei parametri del fair play finanziario e in questo ha fatto bene, meno sulla parte sportiva e dal punto di vista dell'integrazione nella realtà italiana. "Si sa, gli inglesi difficilmente si piegano a imparare come si deve la nostra lingua e Bolingbroke non ha fatto eccezione", si legge su La Repubblica. Al momento verrà sostituito da Liu Jun che è il vicepresidente del gruppo Suning ed è già uno dei membri del consiglio d'amministrazione. Potrebbe arrivare un nuovo CEO che sarà però scelto con più calma. Con il tempo e in qualche modo potrebbero rientrare, nonostante le smentite, in società Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera.
(Fonte: La Repubblica, 08/11/2016)
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