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Calhanoglu: “Ammonito senza sapere perché. Austria possibile sorpresa del torneo ma…”
Intervistato dalla Bild dopo la vittoria contro la Repubblica Ceca con tanto di gol del momentaneo 1-0, Hakan Calhanoglu ha aperto il cassetto dei ricordi visto che la partita si è giocata ad Amburgo, club per il quale Hakan ha militato nel 2013-2014:
"È stato bellissimo giocare di nuovo al Volksparkstadion di Amburgo dopo dieci anni. E poi anche segnare qui in una partita dell'Europeo. Il mio addio non è stato piacevole e non mi sono stati dati buoni consigli. Ecco perché sono ancora dispiaciuto. Amburgo è una città fantastica e i tifosi sono super. Il mio cuore è ancora con i tifosi dell'Amburgo. La città merita la promozione, spero che si riprendano e tornino in Bundesliga".
Sulla sfida all'Austria che Calha salterà per squalifica:
"Per me, il nostro prossimo avversario è una delle potenziali sorprese del torneo. Io purtroppo non potrò aiutare i miei compagni in campo. Sono un po’ deluso per l'ammonizione. Da capitano, mi sono avvicinato all'arbitro e volevo parlargli. Mi ha mostrato subito il cartellino giallo e non so il perché. Ero senza parole in quel momento e adesso sono squalificato. 18 cartellini? Ho parlato con il capitano della Repubblica Ceca a fine partita. Anche lui era molto deluso e ha detto che l'arbitro ha rovinato tutta la partita con tanti cartellini gialli. Era difficile comunicare con lui. Spesso ci ignorava".
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