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Il capitano della Turchia Hakan Calhanoglu è salito subito sul bus della Nazionale senza parlare coi giornalista. Deluso e arrabbiato per la prestazione, ma anche preoccupato dalle possibili domande dei giornalisti.
"In zona mista non si è visto. Hakan Çalhanoglu è uscito dal campo ed è andato direttamente sul bus della nazionale turca a riflettere su una partita decisamente negativa, sua e della Turchia. Sapeva che le domande sul suo futuro avrebbero dominato la conversazione coi giornalisti, e avrà pensato che non fosse il caso di aggiungere altro materiale infiammabile a una giornata assai complicata", scrive La Gazzetta dello Sport.
"Ieri però l’impatto è stato forte: la Turchia ha patito per 90 minuti, e Çalhanoglu con lei. «Siamo tristi è ovvio – ha detto il capitano della Turchia a fine gara, parlando con la Uefa sul prato del Signal Iduna Park con una faccia decisamente lunga –. Nel primo tempo abbiamo concesso due gol che non ci aspettavamo di regalare, ma il calcio è così, può succedere qualsiasi cosa. Ora guardiamo avanti, dobbiamo farlo perché abbiamo la possibilità non solo di arrivare agli ottavi, ma di farlo come secondi se battiamo la Repubblica Ceca. E c’è anche l’opzione di passare come terzi». Hakan ci spera, e fa bene. E Montella con lui: l’interista è fondamentale. Mercoledì ne sapranno di più", aggiunge il quotidiano.
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