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Antonio Caliendo, ha voluto chiarire ai microfoni di Sportitalia la situazione Maicon. "Io continuo a precisare che io non sono mai stato il procuratore di Maicon, ma il rappresentante in Europa di una procura che il sig. Maicon ha fimato a Mario Rosi che è il suo procuratore originario dal 2000. Sono cresciuti insieme e in pratica mai mi è successo nella mia carriera di trovarmi in una situazione del genere. Una situazione inaspettata, perchè mai un collega si era permesso di fare questo. Nell'ambiente dei procuratori mi vogliono tutti bene, ho aiutato sempre tanta gente. Non ho mai avuto di questi screzi. Oggi mi sono trovato di fronte a un personaggio che quando dice che 'i giocatori fanno le scelte', io posso essere d'accordo su questo, ma non che si imposta un assalto al giocatore con degli accorgimenti, magari anche aiutato da qualcuno anche all'interno della squadra o della società, che può essere interessato. Una volta sono stato invitato a prendere contatto con Calenda, non avevo capito ancora il perchè, ora lo capisco invece. A Mario Rosi ho detto 'la mia dignità e la mia immagine non verrà intaccata da un signore che millanta di essere stato scelto come agente di questo campione'. Io ho fatto il mio esposto e delle richieste di danni a Mario Rosi. Se il Real lo vuole con chi deve parlare? Questo dipende dai rapporti che si hanno. Per quanto riguarda il rapporto col Real Madrid, io ho un grandissimo rapporto con loro. Cosi come con loro. Io dico che ci può essere qualcuno all'interno che spinge per questa situazione. Credo che la società debba fare qualche passo su questo fronte per proteggere il giocatore. Questo è un capitale della società e sta facendo la figura dell'imbecille."
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