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Se domani dovesse finire il mondo, Estaban Cambiasso sarebbe il giocatore argentino che, nella storia, ha vinto più di tutti: "Non è proprio un traguardo che mi compensa il fatto di non vivere più, ma sicuramente è una soddisfazione, poi è sicuro che Lionel (ndr, Messi) li passerà tutti, ma essere superato da lui è un motivo d'orgoglio".
Si parla con il sorriso sulle labbra del 21 dicembre 2012 con il Cuchu durante la "Prima Serata" di Inter Channel in onda in questi minuti sul canale 232 di Sky.
Si pensa al domani, ma non solo e si va anche oltre, ipotizzando un futuro da allenatore per il centrocampista nerazzurro: "Non lo so, non so nemmeno quali siano le qualità che servono in realtà perchè quando si pensa a quel mestiere si pensa a qualcuno che ne sappia di tattica, ma in realtà, l'allenatore, è anche una persona che deve convivere e gestire 25 teste diverse, io questo non lo sottovaluto. Un allenatore lo è tutti i giorni e devi avere a che fare con queste".
"Sto recuperando, lavorando con lo staff medico per stare bene", chiarisce Cambiasso a proposito delle proprie condizioni fisiche dopo Lazio-Inter prima di ritornare a parlare di Ricky Alvarez: "Sono convinto possa diventare un grande giocatore, ma penso che lui e gli altri ragazzi siano arrivati all'Inter in un anno, quello passato, che è stato molto difficile per tutti, a partire da noi che eravamo qui da anni e non siamo riusciti neanche a dare loro una mano nei momenti di difficoltà. Purtroppo non abbiamo potuto agevolare il loro arrivo. Quest'anno, per Ricky, è iniziato con l'intervento al ginocchio, ma non mi preoccupo se lui sbaglia la giocata, mi stupirei se non la prova perchè è un giocatore che vuole sempre la palla e per me un tipo così ha sempre grandi meriti".
Si torna ancora all'esperienza vissuta al Real Madrid, squadra che non ha valutato bene le qualità di Esteban Cambiasso: "A questo punto li ringrazio, mi ha fatto prendere la decisione più bella della mia vita, parlando di calcio. Non sono uno che rimane con il male dentro, a pensarci. Il destino esiste, loro non i volevamo così tanto, è arrivata l'Inter che invece mi voleva fin da subito, per fortuna i nostri destini si sono incrociati e siamo qui".
Scaramanzia targata Cambiasso, un piccolo saltino prima di entrate in campo, anzi no, "in realtà sono tre, ma non parliamone". Parliamo invece di quello di cui in tanti parlano, dell'arrivo all'Inter di un vice-Milito: "Posso dire che non esiste perchè uno come Diego non esiste. Possiamo pensare che serva un altro attaccante, ma pensare a un vice Milito è già un'utopia". Lo è anche parlare di un altro triplete? "Prometterlo è facile, l'hanno fatto in tanti, farlo di meno", risponde sicuro Cambiasso.
Le immagini della rete siglata dal Cuchu sull'1-1 in Inter-Chelsea (Champions League, 24 febbraio 2010) porta a raccontare che significato abbia per lui il gol: "Il punto massimo di una partita, quello che sognano tutti quanti. A chi non piace farne? Un conto è che uno abbia il pensiero fisso, ma fare gol piace a tutti, a me come a tutti i miei compagni. Nelle immagini non si vede, perchè le telecamere restano sul marcatore, ma io gioisco anche quando segnano i miei compagni. Se esiste il gol alla Cambiasso? Si, sicuramente è più brutto di questo....Probabilmente esiste, direi che è sulle respinte, ma voi continuate a far vedere quello contro il Chelsea nelle clip che è più bello...(ndr, sorride)".
Infine, Cambiasso conclude pensando al prossimo avversario, ultimo del 2012, dell'Inter al "Meazza": "Il Genoa scenderà in campo per non perdere? Io non me la prendo mai con l'attegiamento calcistico delle altre squadre, se uno non è capace di vincere è un problema di ognuno, se noi non vinciamo non dobbiamo prendercela con nessuno. Chi deve avere la bravura di vincere deve essere l'Inter. L'anno scorso abbiamo detto che non avremmo potuto sbagliare un'altra stagione e i risultati ad oggi dicono che la squadra, e quando parlo di squadra parlo di tutti non solo di 25 giocatori, hanno le idee chiare e credo si stia vivendo una ripartenza. Auguro un buon Natale a tutti gli interisti, che sicuramente riceveranno tanti regali...alcuni speriamo di essere proprio noi a darglieli".
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