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Dopo una sconfitta pesante come quella di ieri sera, metterci la faccia non è facile. Cambiasso però, che l'Inter l'ha vissuta anche nei momenti complicati, non si tira indietro e ai microfoni dei giornalisti in zona mista commenta la partita e suona la carica.
"Non si può parlare di una sola colpa, ci mettiamo il massimo dell’impegno. Bisogna sapere che questo può capitare: abbiamo vinto cinque trofei di fila può capitare un periodo che le cose nn vanno bene. Non ci fa piacere, tutt’altro. Vogliamo reagire, stare in alto in classifica come era nostra abitudine negli ultimi anni. Sicuramente per le altre non essere primi non è stato un dramma, adesso non devo esserlo per noi", dice El Cuchu.
Che aggiunge: "La Lazio ha sfruttato al meglio le sue occasioni, noi non siamo stati così bravi e basta. L’Inter ha cercato di segnare, c’è stata una reazione. Ci ha colti di sorpresa il loro primo gol su palla inattiva, poi hanno fatto anche il secondo in un momento in cui stavamo spingendo. Se fosse un problema di testa a quel punto saremmo stati sconfitti completamente, ma dopo il due a zero ho visto una bella reazione che purtroppo non è bastata. Non siamo contenti, non siamo soddisfatti però questo può capitare". Si, anche nelle migliori famiglie.
I ragazzi di Benitez sono obbligati a cancellare la sconfitta e a guardare al prossimo impegno nerazzurro: "Possiamo chiudere l’anno bene con una competizione che non può giocare nessun altro in Europa, dobbiamo giocare il Mondiale per Club e provare a vincerlo", continua il centrocampista argentino.
Quello che non torna nella squadra di Rafa Benitez è il momentaccio di Wesley Sneijder (una volta quella traversa lì andava dentro e basta): "I suoi assist non sono affatto facili da fare, solo che lui li fa sembrare una cosa naturale. Sono cose che riescono solo a lui, altrimenti non sarebbe uno dei giocatori più forti del mondo. Credo che - sostiene Esteban Cambiasso - in questo momento bisogna soprattutto lasciare indietro questa sconfitta che non ci lascia soddisfatti e contenti, lo ripeto, ma ora abbiamo questo obiettivo davanti agli occhi, abbiamo il Mondiale a cui pensare per chiudere un anno storico".
Tutte le volte che la Beneamata perde sembra quasi una tragedia. E' il destino di chi vince tutto e poi, per un motivo o l'altro, incontra alcuni ostacoli sulla sua strada: "Quando noi avevamo questi punti in più in classifica ed eravamo avanti, si diceva che i giochi non erano ancora chiusi. L’unico problema in più quando insegui - conclude il timoniere dell'Inter - è che non dipende solo da noi, ma devono perdere punti quelle che stanno là davanti. Tutto non è nelle nostre mani, ma siamo fiduciosi perché ancora manca più della metà del campionato".
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