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Dal ritiro della sua nazionale che si sta preparando la Copa America, il nerazzurro Esteban Cambiasso in una intervista a Goal.com Latin fa un bilancio della stagione e parla ampiamente del suo futuro che potrebbe anche essere lontano da Milano:
Esteban, credi che si sia conclusa l'era vincente dell'Inter e che ci sia bisogno di un rinnovamento?"No. In questa stagione non siamo riusciti a ripetere l'eccezionale annata precedente, ma siamo andati lontano in tutte le competizioni in cui abbiamo giocato. Ci siamo classificati secondi in Serie A, siamo arrivati ai quarti della Champions e abbiamo vinto la Coppa Italia. Senza dimenticare che sei mesi fa abbiamo vinto il Mondiale per Club. Certo ci sono cose da migliorare, ma questa è ancora una grande squadra".
Qual è il modulo di gioco nel quale ti trovi meglio? L'attuale 4-3-1-2 o il 4-2-3-1 della scorsa stagione? "Col 4-2-3-1 abbiamo vinto tre trofei nella stagione 2009/2010. Mi trovo molto bene giocando con un altro centrocampista al mio fianco, ma mi viene naturale anche giocare come unico centrale, visto che era quello il ruolo in cui giocavo da piccolo. Diciamo che sono un giocatore che si adatta bene ai diversi moduli".
Lei ha vinto trofei in Spagna e in Italia. Per il futuro, ha in programma di giocare anche nel campionato inglese e in quello tedesco?"Non si può escludere nulla, anche se ho un contratto con l'Inter fino al 2014 e la mia idea è di portare a termine questo contratto. Nel 2014 avrò 33 anni e sarò vicino ai 34 e non so quale potrà essere il mio futuro calcistico in quel momento. In alcuni momenti della mia carriera ho avuto offerte da club inglesi e tedeschi. Sono due campionati interessanti, soprattutto la Premier League inglese".
Qual è il derby più bello secondo te e perchè: Real Madrid-Barcellona o Inter-Milan?"Ho avuto la fortuna di poterli giocare entrambi e sono due partite davvero emozionanti. Quando giocai il derby spagnolo col Real Madrid ero giovane, qui all'Inter invece ne ho disputati diversi. Mi è difficile sceglierne uno, sono sicuramente due classiche da non perdere, né come giocatore né come spettatore. Mi sento un privilegiato per averle potute giocare entrambe".
Quale campionato è il più difficile: la Liga o la Serie A?"Nella Liga spagnola si gioca un calcio più spettacolare e in questo momento c'è molta differenza fra le due big, Barcellona e Real Madrid, e le altre squadre del campionato. La Serie A italiana, invece, è un campionato più equilibrato, nel quale tutte le squadre, anche le cosiddette piccole, sono difficili da battere, soprattutto quando giocano in casa".
C'è qualche giovane centrocampista che può somigliare, come tipo di giocatore, a Cambiasso?"E' una domanda cui è difficile rispondere. Non saprei chi possa essere il giocatore che mi somiglia. Forse potrei dire Lucas Biglia, un giovane argentino che gioca in Belgio e che fa già parte anche della Selección. E' un giocatore che finora ha avuto una carriera simile alla mia: il club Parque, l'Argentinos e poi, ancora giovane, il salto in un campionato europeo".
Quando lascerai l'Italia, in quale club argentino vorresti andare? "Questo è qualcosa che non ho ancora concordato nemmeno con la mia famiglia. E' difficile progettare qualcosa che dovrà accadere fra tre anni, quando scadrà il mio contratto con l'Inter. Non so cosa farò in quel momento. C'è sempre il desiderio di tornare a giocare in club cui si è particolarmente legati, ma per ora non so cosa accadrà".
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