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CAMPAGNARO: “In Brasile grazie all’Inter! Toro? Ecco perché. Dopo Messi…”

Daniele Mari

Hugo Campagnaro si confessa a TycSports e parla di tutto, dal suo ruolo nella Nazionale argentina al suo percorso professionale. Fcinter1908.it vi riporta l’intera intervista all’interista. RUOLO – “Ormai è da anni che...

Hugo Campagnaro si confessa a TycSports e parla di tutto, dal suo ruolo nella Nazionale argentina al suo percorso professionale. Fcinter1908.it vi riporta l'intera intervista all'interista.

RUOLO - "Ormai è da anni che gioco centrale, anche se in una linea a tre. Ho avuto la fortuna di giocare in tantissimi ruoli per cui mi sento a mio agio anche come laterale destro o sinistro. Però al centro è il mio ruolo naturale e non avevo avuto la possibilità di giocarci molto se non qualche minuto contro il Guatemala"

LA CONVOCAZIONE - "A febbraio dello scorso anno mi dissero che mi stavano seguendo e rimasi molto sorpreso. La prima convocazione l'ho vissuta come un sogno, l'ho vissuta con tutta l'emozione possibile. Mi hanno trattato benissimo fin dal primo momento. Si è formato un buon gruppo ed è questo che voleva il tecnico. Mi sono sentito subito benissimo. Rappresentare l'Argentina mi riempie di orgoglio. Ora dobbiamo concentrarci sulla partita di domani. Le avversarie più forti? Cile, Uruguay e Colombia"

MONDIALI 2014 - "Il posto assicurato non ce l'ha nessuno, bisogna lavorare per guadagnarselo. All'Inter è diverso, perchè c'è un contratto e già sai che starai tutto l'anno lì. Il ct cercherà il meglio ma il posto bisogna guadagnarselo durante tutto l'anno con le prestazioni nel club".

FAMA - "Ho giocato solo nel Deportivo Moron quindi non mi conosce nessuno e posso camminare tranquillamente a Buenos Aires. Anche a Napoli mi succedeva, dove la gente è molto calorosa. Però mi riconoscevano in pochi e quindi non c'erano grandi problemi nel camminare per strada"

TORO - "Mi chiamano così in Italia, mi sono sempre dovuto guadagnare tutto nella vita. Nascere in un piccolo paese non è come nascere a Buenos Aires. Devo ringraziare il Deportivo Moron che mi ha aperto la strada verso l'Europa. E poi anche il Piacenza che mi ha consentito di arrivare in Serie A mettendomi in mostra"

COMPAGNI - "Credo che dopo Messi il più forte sia Di Maria, per l'impegno, la classe e l'importanza che ha nel gruppo"

LA STAMPA - "Si parla solo degli attaccanti? Beh, se avessimo difensori forti come gli attaccanti non scenderemmo nemmeno in campo, vinceremmo senza giocare. Abbiamo attaccanti molto forti e si parla molto di loro giustamente. Ma l'Argentina ha subito pochi gol in queste partite di qualificazione e anche nelle amichevoli e questo è un dato di fatto"