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Direttamente dalle frequenze di radiocalciomercato.it, Dario Canovi, agente Fifa nonchè procuratore di Thiago Motta, ha parlato di calciomercato in generale, soffermandosi anche sulle vicissitudini del Psg, toccando numerosi temi:FAIR PLAY FINANZIARIO - “Non è ancora in vigore e lo sarà solo nel 2014. Ci sono molte possibilità di svincolare questa legge attraverso la ricerca di uno sponsor che garantisca determinati investimenti in sede di mercato. Quella relativa al fair play finanziario è una delle tante leggi velleitarie che le federazioni calcistiche hanno posto in essere”.
THIAGO MOTTA - “I rinforzi del Psg non sono di poco conto, perché parliamo di giocatori di grandissimo valore. Lavezzi, Ibra, Thiago Silva e Verratti possono cambiare il volto di una squadra, che era già a buon punto con i vari Sissoko, Maxwell, Pastore. La squadra di Ancelotti si è rinforzata molto e può dare fastidio ai top club europei. Non farà piacere a nessuno incontrare i francesi in Champions League, questo è sicuro. Motta? Il suo trasferimento in Francia dimostra tutta l’intelligenza del giocatore, che aveva interpretato bene una tendenza del calcio italiano e del Paris Saint-Germain. Gente come lui, o come Ancelotti, non si trasferisce in Francia senza garanzie. Quello che attira i giocatori non è solo l’aspetto economico, ma soprattutto le ambizioni, la voglia di emergere e di ottenere risultati importanti”.
FERNANDO - “Possibilità di un suo approdo in Italia? E’ un giocatore che può fare comodo a qualsiasi squadra italiana, che abbina una tecnica importante a forza e intelligenza tattica. Fernando sta giocando poco, per cui credo sia il momento giusto per portarlo in Italia”.
ITALIA - “Se quella di Inter e Milan è una politica di mercato corretta? Credo che l’Inter stia facendo molto di più rispetto ai rossoneri. I nerazzurri hanno un vivaio davvero interessante, anche se adesso rischiano di perdere Destro. L’attaccante ha avuto una valutazione di mercato non indifferente nello scambio con l’Inter per Ranocchia. Il Milan ha fatto questa scelta per questioni soprattutto economiche, senza dimenticare che quella rossonera era una rosa troppo vecchia. Le cessioni di Silva e Ibra hanno una logica, figlia di questo periodo di crisi che si sta abbattendo sul calcio e non solo”.
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