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"Ogni allenatore ha le proprie caratteristiche, gestisce la squadra secondo le proprie idee e capisce la società in cui deve lavorare. A Pioli non hanno messo tanta pressione, ha serenità e voglia di fare, e ha una squadra giovane e divertente che ha perso con la Juve ma è come se l'avesse vinta per come l'ha giocata. Pioli ha il compito di dare a tutti il giusto valore, il giusto peso, finora l'ha fatto perfettamente e il Milan potrebbe tenere fino alla fine". Con queste parole Fabio Capello ha elogiato il Milan, ma la sua favorita per lo scudetto rimane l'Inter che "ha la rosa più ampia, non avrà le coppe e sarà più fresca in tutti i momenti. Contro la Samp non sono andati in campo con la voglia giusta, contro la Roma ho visto una bellissima partita fra due squadre competitive per il campionato, dove hanno avuto entrambe momenti di smarrimento e momenti di grande calcio. La gestione di Conte è molto importante, ha sempre fatto della determinazione, della rabbia il suo credo e lo sta facendo ancora adesso".
JUVENTUS: "La Juve sta tornando, ho guardato con attenzione la partita col Sassuolo, sta trovando identità e ci sono quindi meno problemi di gioco rispetto alla prima parte della stagione. La squadra ha capito cosa vuole Pirlo, e in queste due partite è 'mancato' Ronaldo ma la Juve è più che mai in corsa per il campionato. Dipendenza da CR7? Sono più responsabilizzati, lo vedono che non è lui ma sanno che può dare la zampata vincente in ogni momento e questo è molto bello per la squadra, è un po' quanto successo al Milan dove si pensava che senza Ibra affondasse invece ha fatto cose bellissime, è quel che può succedere alla Juve, esser meno dipendente da Ronaldo. Saranno decisivi il recupero col Napoli e la partita che giocherà contro l'Inter che è la squadra con la rosa più ampia e giocatori in grado di essere competitiva, poi non avendo le coppe sarà più fresca in tutti i momenti".
STADI VUOTI: "Qualcuno ha reagito molto bene agli stadi vuoti perché non ha il peso della responsabilità di sbagliare. Queste partite sono come degli allenamenti, si sente la voce degli allenatori che ti guida mentre nelle partite col pubblico è come se non ci fossero, qualcuno si esprime al meglio, altri avrebbero difficoltà a giocare agli stessi livelli di ora. Abituarsi senza pubblico è una cosa brutta, è come giocare in un acquario. Si vedono grandi gesti tecnici, tante urla di contrasto".
VAR: "Io sono a favore ma lo sono nel senso che si dovrebbe capire la dinamica di quello che succede, non basta mettere una mano sulla spalla per pensare che ci sia una spinta. Ci sono giocatori che hanno giocato in Premier, dove il calcio è molto più fisico e non si sono mai buttati a terra che lo fanno da noi perché vengono premiati: il calcio è anche contatto fisico mentre ora si buttano a terra ad ogni contrasto, tutto questo per ingannare l'arbitro".
(Radio Anch'io Sport)
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