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Fabio Capello, allenatore del Jiangsu Suning, è stato intervistato dal Romanista in ottica Roma-Spal. Perché l'ex allenatore della Juventus ha un rapporto particolare con entrambe le squadre: "Arrivai a Ferrara a sedici anni, voluto da un grande presidente come Paolo Mazza. Presidenti così, non ce ne sono più nel nostro calcio. Se la memoria non mi inganna, fui acquistato dai dilettanti del Pieris per due milioni di vecchie lire. A Ferrara ci rimasi per cinque stagioni."
Nel 1967 arriva la Roma - Sì. Non dimenticate che a quei tempi un calciatore non è che poteva opporsi a una cessione. Ti vendevano e basta. Il presidente Mazza mi disse che mi volevano Inter e Roma. Scelsi il giallorosso. Pagarono 260 milioni? Una bella cifra per l’epoca. Del resto in quel momento ero tra i centrocampisti emergenti del calcio italiano. Ricordo che il presidente Mazza mi disse che mi aveva venduto alla Roma. Stop. Il presidente romanista dell’epoca era Evangelisti. Quando arrivai a Roma trovai il signor Crociani che era l’uomo mercato della società giallorossa che mi portò a fare le visite mediche, firmai il contratto e cominciai la mia avventura romanista.
Lo scudetto, la Roma e le altre pretendenti - "Io dico che si può. Per una semplice ragione: questo è un campionato aperto a parecchie soluzioni. Negli anni passati la Juventus era superiore senza se e senza ma. Ora la situazione è diversa. Saranno in quattro a contendersi lo scudetto. Chi? Il Napoli che è in testa. La Juve perché è la Juve. L’Inter perché non ha impegni europei. La Roma perché è forte."
(Il Romanista)
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