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Capello: “Inter in crescita. Due cose mi sono piaciute. Taremi bene. Il Milan? Sembrava…”

Gianni Pampinella Redattore 
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello analizza le prestazioni di Inter e Milan

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello analizza le prestazioni di Inter e Milan. I nerazzurri hanno battuto a San Siro il Lecce, mentre la squadra di Fonseca ha perso contro il Parma. "I problemi del Milan sono ben più profondi di una sconfitta e si traducono in una sola parola: equilibrio. La squadra di Fonseca non ne ha, sta sparpagliata in campo, tre di qua e quattro di là, come ha detto lo stesso allenatore portoghese nel dopogara. Così non si va da nessuna parte".

La questione è tattica più che di uomini?

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«Direi di sì. Fonseca ha parlato di recupero alto della palla, ma per farlo devi muoverti da squadra, con sincronismi, organizzazione e ritmo che il Milan di ieri è molto lontano dall’avere. Parliamoci chiaro, sembrava di vedere la squadra dello scorso anno, nei suoi difetti, 6-7 giocatori sopra la linea della palla, ma poi quando la perdi? Sono guai... Infatti, in questo momento, fossi un avversario sarei contento di affrontare il Milan».

Nemmeno con l’ingresso di Emerson Royal e Fofana si è visto qualcosa di diverso?

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«Ecco, questa è la cosa che mi ha più sorpreso in negativo. Il Milan non è cambiato nemmeno con le sostituzioni e ha continuato a subire contropiedi in spazi larghi. Anzi, a dirla tutta il Parma ha fatto più male proprio nella fascia occupata da Emerson Royal. A conferma che non è un problema di uomini, ma di tutta la squadra».

Decisamente meglio l’Inter che ha regolato il Lecce a San Siro.

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«Sì, ho visto i nerazzurri in crescita rispetto al pareggio di Genova. Mi sono piaciuti soprattutto la voglia di rincorrere una volta persa la palla e i rientri per dar manforte ai compagni. È la via giusta per proseguire sui livelli dello scorso anno».


Se si vuole trovare un neo?

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«Forse l’aver creato un po’ poco. Vero che non c’era Lautaro, ma dall’Inter in casa contro il Lecce ti aspetti sempre molte occasioni. Forse l’aver sbloccato subito la partita ha suggerito alla squadra di Inzaghi di gestire il vantaggio più che pigiare sull’acceleratore».

Niente Lautaro, ma esordio dal 1’ per Taremi: che impressione le ha fatto l’iraniano?

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«È un buon attaccante, ma non lo scopriamo di certo ora. Taremi è abituato a giocare in Champions, è un calciatore da Inter. È mancata un po’ di intesa con i compagni, soprattutto in un paio di circostanze con Thuram, ma nel complesso è andato bene».

(Gazzetta dello Sport)