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Capello: “Senza Leao, Milan perde molto. Inter favorita per questi motivi”

In vista del derby, su Tuttosport troviamo le parole dell’ex allenatore Fabio Capello, che in rossonero ha sollevato una Champions nel 1994

È la vigilia del derby d’andata di Champions League tra Milan e Inter. In vista del match, su Tuttosport troviamo le parole dell’ex allenatore Fabio Capello, che in rossonero ha sollevato una Champions League nel 1994.

Intanto credo che sia giusto fare tabula rasa per ciò che riguarda i precedenti stagionali che hanno visto i nerazzurri prevalere due volte e i rossoneri vincere soltanto un derby. La Champions, però, è un palcoscenico completamente diverso. Tatticamente sarà una stracittadina molto difficile per entrambe le squadre. Ognuno pensa di aver capito i punti deboli dell’avversaria. Certo, se il Milan non potesse contare su Leao si ritroverebbe con un potenziale offensivo molto più debole rispetto a quanto potrebbe esprimere con il portoghese a disposizione. L’Inter in questo momento, invece, pare aver trovato la giusta quadratura, una certa determinazione e quindi attualmente, per me, è leggermente favorita rispetto ai cugini.

Perché Inter favorita

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Beh, nell’Inter sono in molti in grado di fare la differenza. Sto vedendo che diversi elementi a disposizione di Simone Inzaghi riescono a trovare la via del gol con discreta continuità, ma credo che la doppia semifinale di Champions sarà soprattutto una partita all’insegna dell’attenzione. Attenzione perché si tratta di un derby e i derby ovviamente si accompagnano a una tensione non comune, a una pressione incredibile. Per questo sia all’Inter sia al Milan servirà concentrazione massima durante ogni momento dei due derby di Coppa: se ti rilassi sai che tra i tuoi avversari ci sono giocatori in grado di far saltare il banco, di decidere la partita in un attimo.

Benzema sopra tutti

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Chi scelgo tra Benzema, Giroud, Lukaku e Haaland? Beh per ciò che sta facendo, per quello che ha dimostrato negli ultimi anni, io prendo il francese del Real Madrid. Benzema fa tutto: segna, serve assist, sa fare i movimenti corretti in campo per creare spazi per gli inserimenti dei compagni in zona gol e aiuta pure centrocampo e difesa in fase di non possesso e quando la squadra ne ha realmente bisogno. Karim negli ultimi 5 anni è maturato in modo esponenziale, è diventato assolutamente completo. Certo, le potenzialità che ha messo in mostra Haaland, il bomber di Guardiola e del Manchester City, sono maggiori di quelle degli altri tre e su questo non ci piove. Ha velocità di corsa e di esecuzione e, con un maestro saggio e abilissimo nel far crescere i giovani campioni come è Guardiola, potrà crescere ancora. Tantissimo. Basta solo che non si stufi di... andare a lezione”, le sue parole.