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Lucio Caracciolo, direttore della rivista geopolitica Limes, ha parlato della realtà cinese - quella del Suning che ha appena acquistato l'Inter - che sta prendendo piede in Italia. Ecco cosa ha detto:
- Progetto chiaro quello della Cina, puntare sul calcio a livello geopolitico?
Tutte le grandi potenze investono nel calcio con risultati non eccellenti, come la Russia e gli Usa. La Cina ha un progetto. Nel 2030 vuole essere il migliore Paese in Asia in quanto a sport, nel 2050 il Paese migliore nel mondo. Una testimonianza personale: sono stato contattato dal presidente della Federcalcio cinese dieci anni fa e mi chiedeva se ci fosse una squadra disposta a fare la preparazione in Cina. Non ho avuto nessuna risposta. Non abbiamo piena consapevolezza di cosa è il calcio cinese e non sappiamo cosa sia il calcio italiano per loro. Il Paese si ferma quando si vede la partita in diretta del campionato italiano, adesso forse un po' meno di prima. Ci sono ragazzi che sono stati chiamati con il nome Baggio o Totti, per esempio. C'è un grandissimo interesse. La Cina è una grande potenza economica, ma non è ancora un marchio. Il fatto di investire anche grandi società italiane è un passo in questo senso.
- Che senso ha l’acquisto dei nostri club, c'è attenzione proprio sull'Italia?
C’è una simpatia epidermica tra noi e cinesi, è un’attrazione fatale, sarà perché siamo stati un Impero come loro credono di essere, sarà Marco Polo e o le via della seta, le strutture commerciali che la Cina sta costruendo per agganciare il mercato europeo. E’ un fatto che siamo nel loro mirino e ci saremo sempre di più.
-Se lei dovesse scommettere oggi questo è solo l’inizio?
Assolutamente si perché hanno grandi mezzi che gli imprenditori italiani nemmeno si sognano. E' chiaro che i cinesi quando individuano un obiettivo non lo mollano e lo perseguono con volumi di affari che per noi sono impensabili.
-Legittimo sognare? Non vengono per fare presenza…
Vengono per fare quattrini, ma anche immagine, per dare un’altra immagine dell’Europa in Cina, conquistare il mercato televisivo e per dare il segno di un Paese che si apre al mondo.
-Thohir si è adeguato al mondo italiano, i cinesi faranno diversamente?
Spero che sia diverso vedendo come gli italiani conducono le aziende italiane.
(Fonte: Skysport)
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