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"L’Inter a gennaio ha detto no a 20 milioni da Fiorentina e West Ham; la valutazione che oggi viene fatta di Carboni è di circa 30 milioni. Non è escluso che qualcuno arrivi a offrire quella cifra e l’Inter - per i suddetti motivi legati al mercato in entrata - a quel punto dovrà interrogarsi su cosa fare. Nel recente passato la scelta sarebbe caduta più facilmente sull’addio, oggi no. Oaktree, infatti, ha chiesto alla dirigenza di avere un occhio di riguardo per i talenti di casa e i giovani (meglio investire per un Bisseck piuttosto che per un over 30). L’obiettivo, in un certo senso, è evitare che possano ripetersi casi come quelli di Coutinho - venduto al Liverpool per 10 milioni e poi diventato titolare del Brasile con valutazione superiore ai 100 milioni -, Zaniolo o in tempi recenti Di Gregorio (oggi a un passo dalla Juventus con i nerazzurri che incasseranno al 10% di quanto riceverà il Monza), per non parlare di Fabbian (comunque riacquistabile per 12 milioni) o Casadei. Giocatori cresciuti nel vivaio o scovati a basso costo e poi ceduti a prezzi di saldo per il bilancio quando avrebbero potuto avere un valore di mercato ben diverso rimanendo sotto contratto per qualche altra stagione. Per Oaktree, l’Inter di oggi, ma soprattutto di domani, non potrà più fare a meno di giocatori del genere", la chiosa di Tuttosport.
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