Sono arrivate in questi minuti le motivazioni della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport sulla revoca del -15 alla Juventus per il caso plusvalenze in seguito al ricorso dei bianconeri.
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Caso Juve, motivazioni sentenza: condotta voluta e reiterata. Arriva altra penalizzazione
Ora la Corte Federale d'Appello della Figc dovrà riconsiderare la posizione di alcuni dirigenti e di conseguenza l'entità della sanzione da comminare alla Juve.
"Nessun contrasto tra Codice di giustizia del Coni e della Federcalcio sulla possibilità di revocazione, e quindi di riaprire il processo sportivo sulle plusvalenze che ha poi portato alla condanna di 15 punti di penalizzazione per la Juve e alle maxi inibizioni per i suoi ex dirigenti. Quindi il processo è stato riaperto legittimamente, dicono le motivazioni del Collegio di garanzia pubblicate in serata sul sito del Coni", si legge sul sito della Gazzetta dello Sport.
Cosa cambierà quindi? Lo spiega la rosea: "Sembra esplicito l'indirizzo verso un ridimensionamento della sanzione per il club, che potrebbe anche far tornare la vicenda alla famosa richiesta di nove punti della Procura federale". E ancora: "A questo punto la parola spetta alla Corte che presumibilmente convocata entro la fine di maggio dovrà decidere la nuova sanzione. Resta il tema dell'afflittività che la Juve cercherà presumibilmente di spostare alla prossima stagione sportiva per salvare la qualificazione alla prossima Champions Laeague".
Juventus, le motivazioni del Collegio di Garanzia
—Si legge, nel dettaglio: "Considerato, infatti, che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta alla Juventus risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l'accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, anche sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende, quindi, necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d'Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus".
Il necessario rapporto di proporzione fra lo specifico comportamento tenuto e la sanzione irrogata è ormai acquisito pacificamente nell'elaborazione della giurisprudenza anche costituzionale, costituendo logica espressione dei criteri di uguaglianza e ragionevolezza della sanzione e imponendo al giudice di procedere a una valutazione dosimetrica ispirata ai due predetti criteri".
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