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Intervistato dal Corriere dello Sport, Antonio Cassano ha parlato ampiamente del suo passato e della sua carriera. L'ex nerazzurro ha detto la sua anche sul suo sofferto addio all' Inter:
La cassanata All’Inter?
"La lite con Stramaccioni".
“Strama” ha detto che spera di incontrarla e di chiarire.
"Non ho nessun tipo di problema con lui. Se ci sarà l’occasione di fare due chiacchiere e di darsi una pacca sulle spalle, volentieri".
Se avesse conosciuto sua moglie Carolina a 20 anni, cosa sarebbe cambiato nella sua carriera?
"Sono sicuro che oggi avrei avuto a casa un Pallone d’Oro. Con la tranquillità e l’amore che lei mi dà, sono un’altra persona. Ha anche il merito di avermi regalato due cose uniche come i miei figli. Non pensavo di trovare una donna così".
Con Carolina nelle vesti di consigliere avrebbe rifiutato di andare alla Juventus?
"Di quei 4 “no” non mi sono assolutamente pentito. Un calciatore con il mio carattere lì sarebbe resistito tre giorni: il primo mi prendevano, il secondo mi presentavano alla stampa e il terzo mi mandavano via. Io non ero e non sono un giocatore per quel tipo di club: sono uno spirito libero e devo fare sempre le mie cazz... A stare sul binario non riesco".
Se fosse stato un po’ più... soldatino però avrebbe vinto qualche trofeo in più.
"Se avessi avuto la testa di Zanetti, avrei giocato sulle nuvole con Messi, Xavi, Iniesta, Zidane e il Fenomeno Ronaldo".
Un pronostico da futuro ds: chi vincerà lo scudetto?
"Ancora la Juve. Facilmente. E’ di un altro livello: la squadra e la struttura della società sono super e in panchina c’è uno troppo più forte degli altri. Ogni tanto Allegri lo sento con piacere e con affetto".
Se Coutinho è costato 160 milioni, quanto vale Insigne?
"Voglio tanto bene a Lorenzo e ho cresciuto Coutinho all’Inter, ma con questi prezzi il calcio è andato fuori giri. Se Coutinho, che non è un campione, è stato pagato 160 milioni, Messi deve costarne 600 e Cristiano Ronaldo 400. Lorenzo? Almeno 100-110 milioni li vale tutti".
Come è stato il suo rapporto con Spalletti alla Roma?
"Quando lui è arrivato dall’Udinese io ero già fuori rosa perché non rinnovavo il contratto ed è stato bravo a farmi giocare 3-4 partite prima che andassi al Real Madrid. Come tecnico è un genio e mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui".
Però il suo benvenuto a Spalletti non fu dei migliori. Una volta in ritiro gli disse: “Qui mica hai le schiappe che avevi all’Udinese...”.
"Era una battuta, ma fu molto chiaro e mi fece subito capire che comandava lui. Abbiamo discusso un po’ e il giorno della prima amichevole contro una squadra di dilettanti, quando mi tolse la possibilità di fare il vice capitano affidando questa responsabilità a Panucci e Montella, mi levai la maglia e gliela diedi. «Con questa ora giochi te» gli urlai, presi il pulmino e tornai in hotel. Uno dei miei tanti errori".
Come giudica il lavoro di Spalletti all’Inter?
"Fantastico perché ha una squadra normale. Fino a un mese fa pensavo che l’Inter avrebbe vinto lo scudetto e invece le manca più di qualcosa per lottare per il titolo".
E’ dispiaciuto per come è finita la sua avventura in nerazzurro?
"Molto perché è la squadra del mio cuore, quella che amo. Arrivò un allenatore che aveva le sue idee e io con Mazzarri avevo avuto problemi alla Samp... Fu lui a porre il veto alla mia permanenza, ma la vita va avanti".
In passato contro Mazzarri aveva tuonato e ora lo perdona. E’ la nuova versione “zen” di Cassano?
"Non si può vivere di rancori tutta la vita. Io ho sbagliato alcune cose, lui aveva le sue idee, ma Mazzarri a livello tattico è uno dei migliori in Italia. Fidatevi: è forte, forte, forte. Ha un carattere introverso e chiuso, ma pensa al calcio 24 ore su 24 e con lui il Torino ha fatto un grande acquisto. Arriverà in Europa".
Immobile, Icardi, Higuain, Dzeko o Mertens: chi è l’attaccante più forte del campionato italiano?
"Higuain. Lui, Pjanic e Buffon sono gli unici tre campioni che ci sono in Serie A".
Cosa pensa del botta e risposta tra Mourinho e Conte?
"Che hanno sbagliato entrambi. Sono andati molto oltre il consentito".
Le fa piacere vedere Balotelli che è tornato sui suoi livelli?
"Quali sono i suoi livelli? Mario per me è un ottimo calciatore, ma deve ringraziare il grande Mino che gli ha sempre trovato... tutto, più di quello che meritava. Non è un fuoriclasse. Idem Pogba, un altro che dovrebbe fare una statua a Raiola".
Tra lei e Balotelli si è rotto qualcosa?
"Io non ho rotto niente. La scorsa estate a Verona in ritiro mi è venuto vicino Pazzini e mi ha detto che c’era al telefono una persona che mi voleva. “Sono Mario, vedo che parli bene di me. Grazie tante” ha iniziato. “Chi c... sei? Io ho detto la verità, ovvero che sei un ottimo giocatore. Se ti vuoi offendere, offenditi pure” gli ho risposto. Io dico sempre la verità e non cambio".
(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 14/01/18)
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