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Uno era in tribuna a Parma per squalifica, l'altro a Milano, a casa, davanti alla tv, perché in rotta (almeno così sembra) con la società. Antonio Cassano e Wesley Sneijder si sono ritrovati all'Inter in estate: vicini di casa e pure amici.
Il barese è diventato un uomo essenziale, molto più di qualsiasi aspettativa, nell'economia di gioco di Stramaccioni. L'olandese a fine settembre, a Verona, si è fatto male e da allora i suoi compagni si sono arrangiati senza di lui. E non è andata neanche così male. Antò e Wes sempre insieme in mezzo ai campetti di Appiano, a sorridere, a chiacchierare, a bersagliare Nagatomo. Sembravano le premesse di un'annata all'insegna del talento e della loro fantasia.
L'attaccante italiano, ad agosto, aveva preferito lasciare il Milan (lo ha fatto anche per altre ragioni) piuttosto che assistere inerme all'addio di Ibra (anche durante l'Europeo aveva espresso parere negativo sulla sua cessione), pure lui suo amico, uno che in rossonero lo avevo accolto e lo voleva a fianco in tutte le partite. E quando a FantAntonio hanno chiesto cosa pensa del trequartista, non ha avuto dubbi: "Lo vorrei a fianco sempre. Uno come lui lo voglio tutta la vita in campo insieme a me".
La società interista ha messo il suo compagno di fronte ad una scelta: ridursi l'ingaggio per continuare a restare in nerazzurro. Una necessità che forse non giustifica i modi, una richiesta che non ha trovato una risposta. Ieri Zanetti e Cambiasso hanno speso parole di stima per il 'folletto del Triplete', pur ribadendo le necessità di Moratti. Non sappiamo ancora cosa deciderà lui, cosa ne sarà di Wes. E non sappiamo ancora cosa pensa Antò di tutta questa storia...
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