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Cassano: “Si sono offesi per il soldatino, ma Conte che parla di morale…”

Eva A. Provenzano

Diplomazia, pace, tavoli. Appena si osa pensare che la guerra tra Juve e Inter sia finita, puntuale arriva una nuova battaglia. Non bastessero le rivalità sul campo, inasprite da Calciopoli, sono arrivati una serie di batti e ribatti che partono...

Diplomazia, pace, tavoli. Appena si osa pensare che la guerra tra Juve e Inter sia finita, puntuale arriva una nuova battaglia. Non bastessero le rivalità sul campo, inasprite da Calciopoli, sono arrivati una serie di batti e ribatti che partono dalla parola soldatino e finiscono con la parola 'quaquaraqua', tradotto uomo di poco conto, chiacchierone.

Antonio Cassano aveva detto che non aveva accettato la Juventus in passato perché la società bianconera richiede un certo tipo di giocatore, allineato. Un 'soldatino' per il barese, un professionista per il bianconero Bonucci.

Antonio Conte se l'è legata al dito e alla prima occasione ha rifilato una frecciata all'attaccante interista: "Prima di badare alle caratteristiche tecniche di un giocatore noi vediamo l'uomo, se poi l'uomo è un quaquaraqua preferiamo lasciarlo agli altri".

Per tale dono aveva ringraziato pure Marco Branca: "Non alimento la polemica - ha detto il dt interista - ma lo ringrazio per avermi lasciato certi giocatori". Un modo per difendere la scelta nerazzurra di acquistare Antonio.

Intervistato da Pierluigi Pardo per SportMediaset, FantAntonio non ha usato le mezze misure, perché lui è così, non si nasconde dietro alle parole. Chiaro e diretto, che più non si può: "Quando ho detto soldatini, intendevo dire esattamente che sono troppo professionali e io non lo sono mai stato, non era mia intenzione far loro un'offesa. Conte dice che sono un quaquaraqua? Io non lo sono affatto, ma forse lo è lui che è stato squalificato per omessa denuncia. I miei errori, le mie cassanate le ho pagate, ma se lui viene a parlare di moralità a me il mondo è finito". Eccola, tra Milano e Torino è caduta una nuova bomba. Addio (inesistente) pace.