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CASTELLAZZI: “SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE ARRIVATO ALL’INTER”

E mister Benitez accoglie anche il nuovo portiere ‘di scorta’ dell’Inter, Luca Castellazzi. “Un giocatore di esperienza che ha saputo distinguersi nel corso degli anni grazie al suo lavoro. Credo che abbiamo bisogno di un...

Eva A. Provenzano

E mister Benitez accoglie anche il nuovo portiere 'di scorta' dell'Inter, Luca Castellazzi. "Un giocatore di esperienza che ha saputo distinguersi nel corso degli anni grazie al suo lavoro. Credo che abbiamo bisogno di un professionista di qualità anche in questo ruolo. Mi aspetto che dia il meglio per guadagnare un posto in squadra". Queste le parole dell'allenatore nerazzurro in conferenza stampa dal centro sportivo Angelo Moratti. Castellazzi l'Inter ce l'aveva nel destino: "La prima volta da professionista in serie B facevo il secondo a Walter Zenga", esordisce. E a 35 anni chi l'ha detto che non si possa più emozionarsi per una nuova avventura. “Arrivo qui dopo una carriera lunga con due ricordi ottimi legati alle esperienze con il Brescia e la Sampdoria. Ieri ero davvero emozionato per l'inizio della mia avventura all'Inter, non pensavo di poterlo essere a tal punto. Per me, è un vero motivo di orgoglio essere stato scelto tra tantissimi giocatori per unirmi a un gruppo di grandi campioni". Senza paura di dover essere secondo. "È inevitabile che la situazione cambi un po’: si diventa consapevoli che le possibilità di giocare ogni domenica sono molto inferiori rispetto al normale, invece durante la settimana di allenamento l'atteggiamento deve essere sempre lo stesso: lavorare duro per essere sempre pronti, essere sempre al top, perchè in qualsiasi momento, occorre dimostrarsi all'altezza e in grado di non far rimpiangere il titolare tra i pali", dice Castellazzi. Che ha anche tempo di ricordare di chi secondo lo è stato per l’Inter prima di lui, Francesco Toldo: “Bisogna rendere onore a un grande giocatore come lui che ha lasciato un marchio indelebile nella storia nerazzurra e nel calcio italiano. Quale sarà la mia maglia? Se la numero 1 dovesse rimanere inutilizzata, un pensierino ce lo farei, anche perché credo che il numero 12 a Julio porti fortuna”.