Nella giornata di ieri la vicenda Icardi si è arricchita di un nuovo capitolo con la non convocazione del calciatore per il match tra Inter e Lazio. Questo l'approfondimento dei colleghi del Corriere dello Sport: "Patti non rispettati. E’ questa l’accusa che lascia filtrare l’entourage di Icardi, dopo la non convocazione dell’attaccante. E il dito è puntato verso Spalletti. Sua, infatti, la scelta di non chiamare Maurito, ma soprattutto sua la scelta di non farlo perché il giocatore non si sarebbe scusato con i compagni. Insomma, nessuna ragione tecnica, ma qualcos’altro, che peraltro non era previsto negli accordi raggiunti da Marotta e Nicoletti per il suo rientro in gruppo. In sostanza, infatti, secondo la versione degli Icardis, infuriati per la nuova piega presa dagli eventi, non ci sarebbe dovuto essere alcun chiarimento, né tantomeno scuse, da parte dell’ex-capitano. E quanto avvenuto da giovedì della scorsa settimana, ovvero da quando Maurito è tornato a piena disposizione, avrebbe dovuto essere sufficiente per mettere nell’ordine naturale delle cose la sua convocazione".
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CdS – Icardi, nuovo baratro? L’entourage accusa Spalletti, l’Inter invece fa notare che…
Le ultime sulla vicenda che tiene banco in casa nerazzurra
L'Inter, dal canto suo, non è assolutamente d'accordo con questa visione dei fatti: "Dal fronte nerazzurro, però, arriva una posizione completamente diversa. Ovvero che non ci fossero stati accordi sulle modalità con cui Icardi avrebbe dovuto riprendere gli allenamenti regolari. E che, semmai, l’unico impegno preso sarebbe stato quello di agevolare il reintegro del giocatore, come puntualmente avvenuto. Ma che poi tutto il resto avrebbe dovuto rientrare nelle competenze tecniche dell’allenatore. Viene fatto notare, inoltre, come sarebbe stato impensabile per un qualsiasi dirigente concordare delle condizioni per far sì che un qualsiasi giocatore “smettesse” di essere infortunato. Insomma, la sensazione è che si sia aperto nuovamente un baratro. Con conseguenze, al momento, difficilmente prevedibili. E non si può escludere che il lavoro di ricucitura delle scorse settimane venga spazzato via".
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