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Era stato molto chiaro Luciano Spalletti al termine di Inter-Napoli: ci manca qualità. Una frase che ha scosso un po' tutto l'ambiente. Come riporta il Corriere dello Sport, "il tecnico di Certaldo, da fine stratega, ha fatto il possibile per trarre un vantaggio dalle sue esternazioni. Ha cercato insomma di stimolare ancora di più i giocatori usando prima il bastone e poi la carota nella speranza che siano anche dettagli come questo a fare la differenza nella volata Champions. Siamo a mercoledì e sul grande televisione della sala video dove i giocatori dell’Inter assistono alle 2-3 sessioni video settimanali scorrono le immagini del match contro il Napoli. Uno, due, tre, quattro passaggi sbagliati, errori banali magari commessi dopo aver faticato a lungo per rientrare in possesso della sfera. Spalletti commenta le azioni e chiede dove sia la qualità di fronte a certe giocate. Icardi e compagni assistono in silenzio. Chi pensa a un processo però sbaglia perché il tono non è inquisitorio, ma costruttivo e i calciatori lo capiscono. Anche perché siamo alla correzione degli sbagli commessi in un match nel quale, pur avendo fermato l’ex capolista, l’Inter ha completato “solo” l’82,8% di passaggi, una percentuale inferiore rispetto all’89,6% degli avversari".
"Il "nastro" scorre in avanti fino alla conferenza stampa di ieri. Stavolta non ci sono accuse alla squadra, anzi... Spalletti loda i suoi uomini e chiede più qualità a sé stesso: «Devo dimostrare di potermi meritare l’Inter, una società di altissima qualità che ha a disposizione due direttori di notevole bravura come Sabatini e Ausilio. Anche a gennaio hanno operato bene portando qua Lisandro Lopez e Rafinha. Io ambisco ad allenare l’Inter vera, non quella... virtuale degli acquisti che voi ogni tanto scrivete e quindi devo lavorare meglio». Parole scelte con cura, come quelle che aveva pronunciato qualche giorno prima davanti al video. Allora voleva stimolare una reazione, ieri invece puntava a far capire quanta fiducia ha nel suo gruppo e nel suo club. Perché la rincorsa alla Champions si costruisce con le frasi giuste pronunciate a seconda dell’occasione. E' tutta una questione di qualità. E questo Spalletti lo sa bene".
(Corriere dello Sport)
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