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Tutto lascia pensare che alla fine Mauro Icardi rinnoverà il suo contratto con l'Inter. A far temere i tifosi, però, c'è sempre quella clausola da 110 milioni di euro (valida solo per l'estero) che potrebbe mettere a soqquadro un po' tutto. Ecco perché, in attesa del rientro dell'attaccante dalle vacanze in famiglia, vige al momento una situazione di stand-by, spiegata così dal Corriere dello Sport:
"L'ultimo vero nodo, aspettando che la truppa di Spalletti si ricompatti per l'inizio del ritiro. Al 15 luglio, giorno in cui termina la validità della clausola di 110 milioni per le squadre estere, mancano poco più di tre settimane mentre l'Inter ricomincia a pedalare il 9: Icardi non ha ricevuto offerte né tratta il rinnovo con il proprio club, quindi situazione in stand-by. Il Mondiale pilota anche il mercato, mettiamola così: niente Russia, perciò anche il Real Madrid – che pure dovrebbe cautelarsi dalla possibile fuga di Cristiano Ronaldo – per il momento congela l'opportunità. Tutto si dovrebbe risolvere al rientro di Icardi in Italia, con l'Inter – che non ha fretta, se ne riparlerà a luglio – pronta a riconoscergli un aumento sul contratto. La società nerazzurra vuole capire se ci sono intenzioni serie dall'Europa per Icardi. E a quel punto regolarsi per una contro-proposta, giocando al rialzo. I 5,5 milioni di ingaggio fino al 2021 non bastano più, lo ha fatto capire Wanda Nara – moglie e agente di Icardi – sparando alto nella richiesta di otto milioni. Ci si può incontrare a metà strada ma bisogna che l'Inter scollini la metà di luglio senza che Maurito, pronto a giocare la Champions per la prima volta, cada in altre tentazioni".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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