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Se è arrivato nei primi 30 del Pallone d'Oro è anche perché la sua percentuale realizzativa si è alzata considerevolmente. Lautaro Martinez è maturato a 360° nelle ultime stagioni, ma la continuità sotto porta gli ha fatto fare il definitivo salto di qualità. Merito anche dell'allenatore con cui sta lavorando ormai da tre stagioni, come sottolinea il Corriere dello Sport di oggi:
"Lautaro, comunque, proprio con Inzaghi è diventato un bomber di valore mondiale, toccando per la prima volta i 20 gol (21 per la precisione) in campionato. E visto come ha cominciato la nuova stagione, vale a dire 12 centri in 13 uscite, nel suo mirino c’è quota 30 nell’intera annata. Vero, anche con Conte aveva messo in mostra doti da grande attaccante, dopo il primo anno di apprendistato in serie A. Ma al suo fianco c’era appunto Big Rom: talmente devastante da aprire varchi anche per lui. Beh con Inzaghi, il Toro è rimasto solo e si è preso la scena, vedendo esaltare le sue doti grazie ad una manovra di maggiore qualità e palleggio. L’anno scorso, peraltro, aveva anche ritrovato Big Rom, ma la magia non si è riaccesa.
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