È stata un'Inter molle e senza idee quella che si è presentata ieri al cospetto di un'Atalanta che ha meritato la vittoria. Dalle colonne del Corriere dello Sport, viene analizzata così la sconfitta dei nerazzurri: "Fatti i meritati complimenti a un’Atalanta che concluso di più (19-9 i tiri, 15 da dentro l’area avversaria), è inevitabile processare un’Inter troppo brutta per essere vera, una squadra stanca dopo le fatiche in Champions, ma anche a corto di idee. Non è esente da colpe neppure Spalletti che non ha avuto il guizzo per cambiare la gara: è partito con il 4-3-3 e, nonostante subisse sulle fasce, non ha tentato di invertire la rotta. Ha visto i suoi passivi e sempre in ritardo sul pallone andar sotto, ma non ha pensato per esempio di passare al 4-4-2 e di coprire le corsie laterali. Senza Handanovic, strepitoso in almeno quattro occasioni, la gara sarebbe finita già nel primo tempo. Invece è rimasta in bilico per un quarto d’ora a inizio ripresa grazie all’1-1 su rigore di Icardi prima di essere chiusa dai gol di testa (i primi subiti dall’Inter su calcio piazzato) di Mancini e Djimsiti e dalle pennellate di Ilicic e Gomez. E così nella fatale Bergamo (1 successo negli ultimi 10 precedenti) l’Inter capace prima di ieri di subire 6 reti in 11 giornate ne ha incassate 4 in 90’ che non dimenticherà facilmente".
FC Inter 1908
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CDS – Inter troppo brutta per essere vera. Spalletti non è esente da colpe perché…
Dalle colonne de Il Corriere dello Sport l'analisi della sconfitta dell'Inter contro l'Atalanta
(Corriere dello Sport)
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