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Sarà ancora una volta sfida fra di loro. Forse l'ultima, almeno per il momento. Perché se da un lato la panchina di Inzaghi è più salda che mai, dall'altro quella di Pioli è vicina al collasso. Per cui Milan-Inter ha un sapore ancora più particolare. Ne parla il Corriere dello Sport di questa mattina: "Ecco cosa emerge dall’intreccio tra Inzaghi e Pioli, forse gli allenatori più educati della Serie A, nell’ultimo anno anche i più tartassati. Hanno resistito in silenzio, senza urlare. Si fa presto a diventare eroi oppure bersagli. Dodici mesi fa chiedevano la testa di Simone, oggi osannato.
A Milanello, invece, hanno dimenticato in fretta lo scudetto soffiato all’Inter. La doppietta di Giroud, dopo il gol iniziale di Perisic, e il sorpasso nell’ultimo quarto d’ora di un derby che avrebbe deviato il corso del campionato. Da allora Pioli ne ha vinto solo un altro e Inzaghi ha infilato una cinquina da record. La serie comprende la Supercoppa a Riyad e la doppia semifinale di Champions sino ad arrivare al 5-1 del girone di andata. Da stordimento assoluto, come ha ammesso il tecnico del Milan".
Pioli, invece, "ha un pessimo rapporto con i derby. Un ko con la Roma (1-4) nell’aprile 2016 gli costò l’esonero alla Lazio e di fatto “aprì” la carriera in panchina di Inzaghi, promosso da Lotito. Si sarebbero rivisti, due mesi dopo, sulla spiaggia di Formentera, scambiandosi idee e consigli. A San Siro si abbracceranno con affetto".
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