Dopo Lisandro Lopez, ecco Rafinha. L'Inter ieri ha formalizzato l'accordo con il Barcellona sulla base di un prestito gratuito fino a giugno con diritto di riscatto fissato a 35 milioni più 3 di bonus. Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, la parte variabile è legata all'approdo o meno in Champions ma è da escludere che scatti l'obbligo in caso di ritorno nell'Europa che conta.
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CdS – Mercato Inter, Rafinha non basta: stop Ramires, idea Kovacic. Ausilio e l’agente…
Le ultime di mercato in casa nerazzurra
JOLLY - Spalletti aveva bisogno di un rinforzo per il reparto offensivo, un elemento in grado di saltare l'uomo e creare superiorità. Rafinha ha queste caratteristiche e potrà essere collocato largo (più a destra che a sinistra) oppure da trequartista, alle spalle di Icardi. Prima, però, dovrà dimostrare aver ritrovato la piena efficienza. Mercoledì sera, infatti, è tornato a riassaggiare il campo contro l'Espanyol, per 12', ma era fuori da aprile. Inevitabile, quindi che abbia bisogno di un po' di tempo per trovare la piena condizione. Ovvio, però, che prima lo avrà a disposizione Spalletti e meglio sarà. Al momento, Rafinha è atteso a Milano domani pomeriggio o sera, ma è difficile che sia a San Siro per Inter-Roma. Lunedì, invece, sosterrà le visite mediche. Al Barca aveva il numero 12, che all'Inter è libero, quindi potrebbe non cambiare.
KOVACIC - Il mercato nerazzurro non finisce qui. C'è da aggiungere almeno un centrocampista. Con Ramires si chiuderebbe il cerchio, ma la pista per il brasiliano è diventata complicatissima. Nemmeno l'arrivo del suo procuratore a Marbella è servito per sbloccare la situazione. E non è scontato che l'individuazione di un sostituto sia sufficiente per smuovere il Jiangsu. Ecco perché si continua a lavorare sulle alternative. A questo proposito, c'è da registrare una voce che rimbalza dalla Spagna, riguardo a Kovacic. Sarebbe un ritorno e il croato avrebbe difficoltà ad essere impiegato nei due davanti alla difesa, a differenza di Ramires. Dopo il lungo infortunio, però, sta faticando a ritrovare spazio e, nei 90' disputati giovedì contro il Leganes, in Coppa del Re, ha deluso. Insomma, 6 mesi in prestito potrebbero fargli comodo e andare bene pure al Real. E, particolare non trascurabile, un mese e mezzo fa c'è stata una cena tra Ausilio e il suo procuratore Mamic.
(Corriere dello Sport)
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