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CdS: “Mistero LionRock, dietro ci sono investitori italiani? Si parla addirittura di Moratti”

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Anche il 31% del fondo di Hong Kong LionRock è finito a Oaktree: ecco l'approfondimento del Corriere dello Sport sulla situazione
Alessandro Cosattini Redattore 

Anche il 31% del fondo di Hong Kong LionRock è finito a Oaktree. Oggi il Corriere dello Sport si interroga proprio sul fondo, che entrò nell'Inter nel lontano 2019, rilevando il 31% delle quote del club che erano rimaste nelle mani di Erik Thohir dopo la cessione a Suning. Ecco quanto evidenziato dal quotidiano sulla situazione. "La vicenda Oaktree-Zhang ha un convitato di pietra: il fondo LionRock di Hong Kong, proprietario del 31% dell’Inter ora finito a Oaktree. Chi è LR? Fondato nel 2011 da Daniel Tseung, dichiara un focus su beni di consumo e gestisce un portafoglio in cui spiccano le calzature Clark. L’Inter è l’unico asset sportivo.

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Le quote di Thohir

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LR entrò nell’Inter a febbraio 2019, comprando per 150 milioni le azioni residue ancora in mano a Erik Thohir, il finanziere indonesiano che aveva acquistato l’Inter da Moratti per poi rivenderla a Suning. Lo fece rilevando, attraverso un veicolo, la società italiana di Thohir, International Sports Capital SpA (ISC) con dentro il 31% dell’Inter. Il veicolo è strumento tipico dei fondi, ma questo è basato alle Cayman: non il massimo della trasparenza, perché per la UE erano in black list da cui sono state rimosse pochi mesi fa. Quando LionRock acquistò ISC, il fondatore Tseung ne divenne amministratore unico, celebrando in foto con Steven Zhang e una maglia nerazzurra numero 31. Nell’aprile 2021, proprio nell’imminenza del finanziamento Oaktree e della costituzione del pegno sulle azioni, Tseung fu sostituito nella carica dal canadese Tom Pitts, manager di LionRock che avrebbe poi concesso le azioni Inter di ISC in pegno a Oaktree, il 19 maggio 2021. Il pegno, si legge nel verbale del CdA, scadeva proprio il 20 maggio 2024, la fatidica scadenza del prestito a Zhang a cui anche il pegno ISC sembra dunque collegato. ISC non ebbe alcun beneficio diretto dal prestito eppure Oaktree, escutendo il pegno, raccoglierà anche il suo 31%.


Perché mai un fondo concede in pegno un asset, pagato 150 milioni, senza contropartita? Perché accetta un’operazione in cui rischia di perdere l’intero capitale senza averne tratto alcun beneficio e chi sono dunque gli investitori (meglio: i benefattori) di LionRock?

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31% di LionRock a Oaktree

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A tutto ciò va aggiunto un tassello: l’accordo con un’opzione put a vantaggio di LR e opzione call a vantaggio di Suning. Cosa significa concretamente? Che Suning aveva il diritto di riacquistare la quota di LR per 167 milioni e LR il diritto di venderla a Suning per la stessa cifra, alla stesa scadenza: gennaio 2024. Tecnicamente, la specularità e la simultanietà delle opzioni configurava la certezza che il pacchetto sarebbe passato a Suning perché almeno una delle parti avrebbe avuto convenienza sicura a esercitare il diritto. Una struttura simile fa pensare a un mero finanziamento di LR a Suning ma come mai Suning non ha rilevato subito il 31%, differendone l’acquisto e sostenendo un costo per interessi? Molti pensarono che dietro il 31% vi fosse dunque lo stesso Zhang ma, se era un finanziamento, perché LR non ne pretese il rimborso anziché dare in pegno le sue azioni? Tanto più che l’esercizio delle opzioni non c’è stato, le azioni sono rimaste a LionRock. E non sarebbe neppure potuto avvenire, perché LR non poteva vendere azioni su cui aveva trascritto un pegno sul pubblico registro italiano. Dunque rinunciò, di fatto, a ricavare 167 milioni dalla vendita a Suning, perché ora quelle azioni passano a Oaktree.

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Voci insistenti

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Secondo voci insistenti, dietro LionRock vi sarebbe un gruppo di soci italiani che investirono nell’Inter e avrebbero così perso tutto. Tra questi, si arriva a dire, lo stesso Moratti. Stanno davvero così le cose? Se dunque Zhang aveva dei soci mai venuti allo scoperto, forse si spiegherebbe il fatto che negli ultimi anni il capitale sociale dell’Inter sia rimasto inalterato. Tutte le somme versate da Zhang all’Inter in questi anni erano finanziamenti soci, oppure versamenti in conto futuro aumento di capitale. Forse per non diluire i soci di LionRock? Affinché quel 31% rimanesse tale perché entrambi avevano “contribuito” al finanziamento Oaktree dando in pegno le rispettive azioni? In effetti Grand Tower sembra una cassa comune tra Zhang e gli investitori di Hong Kong i quali – anziché pensare ai propri interessi – preferivano assicurarsi che l’Inter fosse finanziata in periodi di difficoltà. Ma ancora, perché questi soci – se ci sono – non sarebbero mai venuti allo scoperto, preferendo investire tramite uno schermo basato a Hong Kong che non sembra oggi molto preoccupato del risultato nefasto dell’operazione? Effettivamente, LR ha indirettamente finanziato l’Inter, rinunciando ai proventi del prestito in cambio della perdita delle azioni. Lo ha fatto da investitore o da tifoso?", si interroga il quotidiano.

(Fonte: Corriere dello Sport)

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