Nei prossimi quattro mesi Joao Cancelo e Rafinha si giocheranno l’ Inter o, se preferite, la possibilità di indossare in futuro la maglia nerazzurra. Arrivati a Milano con la stessa formula, ovvero prestito con diritto di riscatto, possono essere acquistati a cifre molto alte (in tutto per entrambi servono 70 milioni) e per giunta prima del 30 giugno. Secondo il Corriere dello Sport non una situazione ideale per un club che fino all’1 luglio dovrà fare i conti con il Fair Play Finanziario e non può permettersi spese folli. Inevitabile pensare che, almeno a certe condizioni e con certe tempistiche, non resteranno alla Pinetina. Magari una trattativa potrebbe essere “riaccesa” per la prossima stagione o più semplicemente potrebbe essere contabilizzata sui libri del 2018-19.
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CdS – Rafinha e Cancelo, i riscatti sono alti. L’Inter dovrà rinunciare a uno dei due…
Il futuro di entrambi si deciderà da luglio quando l'Inter dovrà decidere se riscattarli
Cancelo ha riposto in un cassetto il desiderio tornare a Valencia (e Marcelino si è arreso all’idea di riaverlo subito...) anche perché ha iniziato a giocare con maggiore continuità e domani a Ferrara sarà alla settima partita consecutiva dal 1'. Il suo diritto di riscatto è fissato a 35 milioni: tanti per un esterno, anche se lui può fare sia il terzino sia giocare più in avanti. E’ in crescita e ha le prossime 17 partite di campionato per mettersi ulteriormente in mostra più i Mondialiin Russia. Il Valencia ha da tempo deciso di riscattare Kondogbia: lo pagherà 25 milioni (7 a giugno, il resto in 3 rate da 6 milioni ciascuna per 3 anni) più il 25% sulla futura rivendita, mentre l’ Inter su Cancelo è molto meno decisa.
E Rafinha? Il suo diritto di riscatto è ancora più alto di quello del portoghese visto che per acquistarlo dal Barcellona ci vorranno 35 milioni più 3 di bonus legati alle presenze del brasiliano. In Spagna sono convinti che i due club abbiano un gentlemen’s agreement ovvero che il diritto si trasformerà in obbligo in caso di qualificazione nerazzurra alla Champions. Da corso Vittorio Emanuele negano.
(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 27/1/18)
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