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La giornata di ieri per Simone Inzaghi è stata un po' come la chiusura di un cerchio. Perché a consegnargli il Premio Bulgarelli a Bologna è stato Arrigo Sacchi, uno che nel corso dei mesi ha avuto spesso da ridire nei confronti del tecnico nerazzurro, salvo poi tornare sui suoi passi per applaudirlo già prima dello scudetto conquistato. Si legge sul Corriere dello Sport:
"Abbraccia tutti, bacia tutti, e poi selfie, autografi, sorrisi. Simone Inzaghi non si risparmia. Arrigo Sacchi lo definisce «uno stratega», qualsiasi cosa voglia dire. In realtà Simone è solo un cuor di leone ambizioso e sincero. Infatti pensa già al futuro della sua Inter. Il mercato è il punto centrale, il nodo di tutto. «Nel calcio non bisogna fermarsi, bisogna migliorarsi, ho una società importante che si sta già muovendo per migliorare le cose». Per continuare a volare alto ci vogliono idee, si parla di mercato creativo. Già qualche settimana fa Inzaghi aveva espresso lo stesso concetto: il desiderio di avere una rosa più ampia e più forte, soprattutto in vista dei molti impegni che attendono l'Inter nell'annata che verrà".
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