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Luciano Spalletti nelle prime 5 giornate si è fidato di una ristretta cerchia di uomini e quelli ha schierato praticamente sempre contro Fiorentina, Roma, Spal, Crotone e Bologna. Rispetto ai colleghi il tecnico dell’ Inter è quello che finora ha utilizzato meno elementi (17)
e che nell’undici titolare ha puntato su un numero minore di soluzioni diverse. Inevitabile che rispetto alle altre la formazione nerazzurra abbia spremuto più giocatori (8) per oltre 400 minuti, sui 450 totali: nessuno ha fatto meglio, o peggio a seconda dei punti di vista.
Fin dalla chiusura del mercato era noto che l’ex allenatore della Roma avrebbe avuto una rosa di soluzioni tra le quali scegliere più ristretta rispetto alle avversarie perché, complice la presenza nell’organico di un solo calciatore formato nel proprio vivaio (Santon), l’ Inter poteva consegnare alla Legauna lista da 22 (invece che da 25), alla quale aggiungere un numero illimitato di nati dopo l’1 gennaio 1997 (Pinamonti, Vanheusden e Karamoh). In realtà i dirigenti sono arrivati "solo" a 20 nonostante la presenza anche del terzo portiere Berni che la passata stagione era invece stato escluso per problemi di sovrannumero (i portieri possono essere cambiati a ogni partita, mentre gli altri sono modificabili solo a gennaio).
Secondo il Corriere dello Sport, è facile intuire che la facoltà di scelta di Spalletti sia minore rispetto a quella di tanti colleghi. La conferma arriva dal fatto che nessun allenatore finora ha utilizzato meno calciatori rispetto ai 17 mandati in campo dall’Inter. C’è però un ulteriore dato che fa riflettere: evidentemente il tecnico di Certaldo non reputa che tutti gli uomini a sua disposizione siano ancora integrati alla perfezione nei suoi meccanismi tattici visto che ne ha schierati solo 14 nella formazione titolare, mentre Cancelo (adesso infortunato), Ranocchia ed Eder sono entrati sempre dalla panchina, spesso per pochi minuti.
La conseguenza è che un numero consistente (8) di nerazzurri ha già superato i 400 minuti: si tratta di Handanovic, D’Ambrosio, Miranda, Skriniar, Borja Valero, Candreva, Icardi e Perisic. Naturalmente in Serie Anon c’è nessun altra formazione che ha tanti stakanovisti dopo le prime 5 giornate. A Bologna la sensazione è stata che Spalletti abbia ritardato i cambi nonostante la sua squadra fosse sotto (e non stesse giocando bene) perché, a parte Eder, non aveva a disposizione soluzioni che, per un motivo o per l’altro, lo convincevano al 100%. Probabilmente un paio di alternative in più (una a centrocampo e una in difesa) gli avrebbero fatto comodo. Santon, da pochi giorni in gruppo, Vanheusden, Karamoh e Pinamonti sono ancora alla ricerca della prima presenza.
(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 22/09/17)
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