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Ceferin: “Calcio tornerà, neanche le Guerre Mondiali lo hanno cambiato. Adatteremo FPF, forse luxury tax”

Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, si dice ottimista sul futuro del calcio: "Siamo pronti, tornerà presto anche con i tifosi allo stadio"

Redazione1908

"Siamo pronti, seguiremo le raccomandazioni delle autorita' ma sono assolutamente sicuro che il buon vecchio calcio, con i suoi tifosi, tornera' molto presto".

"Se scommetterei un milione di dollari sul fatto che gli Europei si potranno giocare nel 2021? Lo farei, non so perche' non dovrei. Non penso che il virus durera' per sempre, penso che le cose cambieranno prima di quanto molti pensano. La situazione e' seria ma i contagi sono in calo, siamo piu' prudenti, conosciamo meglio questo virus. E poi sono ottimista, non mi piace questa visione apocalittica per cui dobbiamo aspettarci una seconda, una terza o una quinta ondata".

Per Ceferin "e' una nuova esperienza e quando ci sbarazzeremo di questo virus, le cose torneranno alla normalita'. Il calcio non e' cambiato dopo le Guerre Mondiali, non cambiera' dopo questo virus. La gente dice che il mondo non sara' lo stesso, magari ha ragione, ma allora perche' non pensare che sara' migliore? Perche' non pensare che saremo piu' svegli, o che finalmente ci renderemo conto di quanto siamo fragili davanti alla natura? Ci sono sempre delle lezioni da imparare".

Ceferin conferma che dal 2021 prendera' il via la Conference League, la terza competizione che affianchera' Champions ed Europa League, mentre sul fair-play finanziario assicura: "chi non rispetta le regole sara' sempre sanzionato ma ovviamente stiamo pensando a come migliorare le norme e, se necessario, adattarle ai nuovi tempi. Non succedera' prestissimo ma stiamo pensando a migliorarle, a modernizzarle. Stiamo considerando anche una sorta di luxury tax, se possibile. Ci sono molte idee ma in questo periodo difficile abbiamo smesso di pensare ai cambiamenti che ci saranno in futuro. Il Manchester City? E' stata presa una decisione e ora il caso e' al Tas. La decisione e' stata presa da un organo indipendente, io non ne so molto e non mi piacciono le persone che commentano su cose di cui non sanno nulla. E ce ne sono tante".

"Il Mondiale per club a 24? Non so in quale direzione stia andando questo progetto, non ne abbiamo discusso molto. Non so nemmeno quando si potrebbe giocare", prosegue Ceferin, che non risparmia una stoccata a Infantino, che ha parlato del coronavirus come di un'occasione per ridurre il calcio giocato. "E' strano che da un lato dica questo e dall'altro proponga un nuovo torneo che e' il Mondiale per club...Con Infantino non abbiamo parlato molto durante questa pandemia, ma quando sara' il momento, parleremo".

Dal presidente della Uefa, infine, una difesa dei calciatori."Non penso che siano avidi. Il mercato fa i prezzi. E se qualcuno ti propone 20 milioni di dollari all'anno, non penso che c'e' chi direbbe 'no, non voglio essere avido, datemi 200 mila dollari'. E' il mercato che decide. Vediamo se la risposta del mercato a questa crisi fara' scendere certe cifre. Ma non e' corretto parlare di giocatori avidi perche' hanno ingaggi cosi' alti. Portano molti ricavi e il calcio e' una grande industria che paga parecchie tasse, come le pagano i calciatori".

(Italpress)

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