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Centrocampo, cercasi alternative a basso costo. La società  valuta e Strama…

Eva A. Provenzano

Il conto alla rovescia è partito: mancano sette giorni alla fine del mercato. Troppi per chi resta ad aspettare notizie buone che sembrano non arrivare o per chi non si aspetta nulla. Pochi per chi deve sistemare, aggiustare l’Inter....

Il conto alla rovescia è partito: mancano sette giorni alla fine del mercato. Troppi per chi resta ad aspettare notizie buone che sembrano non arrivare o per chi non si aspetta nulla. Pochi per chi deve sistemare, aggiustare l'Inter. Intorno alla sede della società  nerazzurra, dopo il summit dell'altra sera, all'apparenza almeno, si muove pochino. Ma c'è da dire e c'è da fare e non può passarci di mezzo il mare. 

Quindi A.A.A Alternative Adeguate All'Inter cercasi. Il sogno resta sempre Paulinho, ma è caro, troppo, e le risorse a disposizione non sono tantissime. A Stramaccioni è stato chiesto di raggiungere il terzo posto e perché sia possibile servono gli innesti giusti, ma i nomi che si sentono non sono di quelli che cambiano il corso delle cose: possono al massimo 'puntellare'.

In estate si era pensato ad una squadra costruita con un esterno destro alla Maicon (andato via gli ultimi giorni di mercato) e con uno Sneijder in più, ma prima un infortunio, poi le ragioni del bilancio, non hanno permesso a Wes di essere a disposizione. Il tecnico nerazzurro ha provato a sistemare in corsa la sua squadra, ha valorizzato giocatori che l'anno scorso sembravano destinati a lasciare la Pinetina come Ranocchia o Juan Jesus, ha messo Milito, Cassano, Palacio al centro del progetto, si è affidato a Guarin e non ha mai perso di vista la vecchia guardia. Gli servono dunque un laterale destro e un centrocampista di qualità  che sappia costruire, impostare, fare da cerniera tra attacco e centrocampo. 

L'allenatore romano ha cercato di non lamentarsi troppo, ha fatto di necessità  di virtù e ha tirato la carretta avanti come ha potuto se si considerano addii, infortuni e squalifiche. Se le ultime sessioni di mercato hanno portato a Milano gente che è riuscita a dimostrare il suo valore, ci sono stati anche acquisti e conferme di giocatori che non sono riusciti a dare la giusta risposta alle aspettative. Si è finiti per fare bene, poi male, poi bene, poi male, ma ci sono ancora tante cose da salvare, ci sono ancora cose che possono essere fatte ed obiettivi raggiungibili, ma quello che manca è evidente e può arrivare solo da operazioni immediate. Fatte ora.

Non ci sono stati grandi movimenti ancora oggi: non si è mosso nulla. I nomi sono tanti: Gago, Biglia, FernandoValdes, ma è solo  una fase di studio. Schelotto è una trattativa che non decolla. Bellomo, Belhanda sono giocatori a cui si pensa per fine stagione con il franco-marocchino che in realtà  sembra destinato al Fenerbahce. Longo ormai pare resti in Spagna: il suo procuratore e la società  sono stati rassicurati sul fatto che sarà  utilizzato più spesso e con la continuità  che gli serve. 

Si valuta e il tempo passa. Intanto il messaggio è chiaro: o arrivano le alternative giuste (che non siano doppioni) o "mi tengo i miei". Fiducia a chi c'è. Perché chi c'è vale sempre più di chi può o poteva arrivare. Con i se e i ma - è risaputo - non ci si fa nulla.