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Cerci, non confermate le scuse di Fassone all’Atletico: la posizione dell’Inter…

Eva A. Provenzano

I tifosi interisti sono stati costretti ad ingoiare un cenone di Natale amaro. Il Milan ha chiuso la sera del 24 con l’Atletico Madrid lo scambio Cerci-Torres: in un solo colpo, l’ad rossonero ha regalato ad Inzaghi l’esterno...

I tifosi interisti sono stati costretti ad ingoiare un cenone di Natale amaro. Il Milan ha chiuso la sera del 24 con l'Atletico Madrid lo scambio Cerci-Torres: in un solo colpo, l'ad rossonero ha regalato ad Inzaghi l'esterno che gli serviva e ha impacchettato a Simeone il Niño che a Milano non ha certo brillato nonostante fosse stato presentato come un acquisto da mille e una notte (e in Spagna raccontano che il regalo non abbia fatto fare salti di gioia al tecnico argentino).

L'attaccante ex Toro però si è preso qualche giorno per pensarci su: dietro - non è mica un mistero - c'era l'Inter. C'era un legame, c'era la voglia di giocare con Mancini e con la maglia nerazzurra perché in estate quella rossonera era stata una promessa mancata (lo ha confermato anche Cairo). 

L'Atletico Madrid si è messo di mezzo, forte dell'offerta del Milan che aveva proposto Torres in cambio, e ha costretto Cerci ad accettare la soluzione rossonera. Non è piaciuto ai Colchoneros il fatto che il giocatore avesse preso contatti diretti con la società interista e per questo il club spagnolo pare abbia mandato una diffida via mail ai nerazzurri.

Si è parlato però anche di scuse che il direttore generale dell'Inter, Fassone, avrebbe fatto alla squadra di Madrid per chiudere il caso, ma secondo quanto appurato e secondo quanto filtra queste scuse non trovano conferma e non sono mai arrivate. L'Inter non riterrebbe di doversi scusare con nessuno: semplicemente aveva parlato con il giocatore e aveva appurato che la sua volontà era quella di approdare alla Pinetina, alla corte del Mancio. Poi è arrivato il Milan e l'esterno è stato spinto ad accettare la corte rossonera. Logiche di mercato: senza scuse.