Cessione Inter, CdS: “Zhang chiede 1 miliardo, bivio decisivo: tutti gli scenari”

L’obiettivo primario di casa Inter per questa stagione è lo scudetto e dunque la seconda stella. Nessun riferimento è arrivato ieri dall'Assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2022/23 da parte di Steven Zhang in merito alla scadenza del prestito di Oaktree. Come evidenzia il Corriere dello Sport, è “fissata per il 20 maggio 2024, nonostante sia la chiave di volta per capire cosa possa riservare il futuro.  

Attenzione, però, era già da mettere in preventivo che non ci sarebbero state chissà quali rivelazioni. Solo il fatto che Zhang non fosse presente, ma soltanto collegato dalla Cina, era già un indizio. La rinuncia a tenere una conferenza stampa, a differenza di quanto accaduto in passato, è stata la conferma che in una fase così delicata non era il caso di sbilanciarsi. Anche per ragioni strategiche. Ad ogni modo, il momento della verità è distante ormai solo 7 mesi ed è chiaro che non ci potrà essere una soluzione al fotofinish. Quello che accadrà si capirà entro i primi mesi del nuovo anno. Steven spera ancora di riuscire a rifinanziare e si è affidato a Goldman Sachs. Ma si tratta di un’operazione complessa, perché le condizioni del mercato sono più che sfavorevoli. Se il tasso di interesse con Oaktree tocca il 12% - 275 milioni finiti nelle casse della holding Great Horizon sono diventati oltre 350 da restituire -, ora si parla di un tasso del 20-22%.

Insomma, non sarebbe altro che una nuova toppa che renderebbe ancora più pesante la situazione. A meno che i piani di Steven non siano quelli di prendere tempo in modo da arrivare a cedere il club in condizioni più vantaggiose. Magari con in mano il via libera per la costruzione del nuovo stadio, con la qualificazione al Mondiale per club della Fifa già ottenuta e con conti ulteriormente migliorati. 

Al momento la valutazione che la famiglia Zhang dà al club nerazzurro, vale a dire ben oltre il miliardo di euro, viene ritenuta troppo elevata da qualsiasi soggetto si sia fatto avanti in questi mesi. Sono stati diversi. Ma anche chi si è spinto più in là, effettuando la due diligence, si è poi fermato. I prossimi mesi serviranno per capire se Steven vorrà andare al “rischiatutto”, correndo il pericolo di perdere l’Inter per quei 275 milioni ottenuti nel maggio 2021, lasciando ad Oaktree l’impegno di trovare un nuovo investitore che rilevi la società, visto che il fondo americano non risulta abbia intenzione di gestirlo direttamente. Oppure, se, davanti all’impossibilità di rifinanziare il prestito, decida di abbassare le richieste, cedendo la maggioranza prima del prossimo maggio”, si legge.

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