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Sogno di mercato di Inter e Juventus, Federico Chiesa ha parlato del suo futuro in un'intervista concessa al Corriere dello Sport.
Sbaglio o è lui (papà Enrico) l'unico a seguirti nelle trattative?
"Non ci sono trattative in corso, c'è la Fiorentina. Non ho un procuratore, con la società parlo io e lui è sempre al mio fianco. È il mio assistente personale (sorride). Non abbiamo mai preso in considerazione l'idea di avere un agente. In futuro chissà. Quella voce che mi accostava a Totti era una fake news, Francesco è stato il primo a contattare la società per chiarirlo".
Parliamo del tuo futuro. Commisso l'ha fatto e ha posto due condizioni.
"Con il presidente, con Giuseppe Barone e Pradè nell'ultimo anno abbiamo parlato tantissimo, il presente è l'unico tempo sul quale sono concentrato. Io penso al lavoro di tutti i giorni, agli obiettivi immediati, il principale è la salvezza. Speriamo di tornare tutti a giocare, il resto verrà".
Quindi se telefonano Juve e Inter trovano occupato?
"Il mio obiettivo è il miglioramento generale, non solo quello tecnico, devo completarmi e sono il primo a rendermene conto. Sousa, che mi ha lanciato, ma anche Pioli, mi ripetevano spesso che il calcio si gioca prima di tutto con la testa. Io, per indole, sono portato a non amministrare le energie, ho una generosità che tante volte compromette la prestazione, talvolta manco di lucidità sotto porta. Devo migliorare e migliorare e ancora migliorare, trovare con più regolarità il gol, se voglio avvicinare mio padre che in Serie A ne ha segnati 138".
Individuata finalmente la posizione ideale? Sempre che tu ne abbia una.
"Le posizioni le ho coperte tutte. Sousa mi faceva giocare da quinto di centrocampo. Pioli da quinto ala alta. Montella mi ha impiegato anche nei due davanti, per Iachini sono un attaccante di destra".
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