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Chivu ci mette l’ironia: “Lucio, ma quale presidente?”

Eva A. Provenzano

Non ha proprio detto: “Sono trenta“. A domanda: “Che idea ti sei fatto sugli scudetti della Juve? Sono trenta o ventotto?”, Lucio ha sposato la linea della sua nuova azienda, ma senza pronunciare il numero esatto. Ha...

Non ha proprio detto: "Sono trenta". A domanda: "Che idea ti sei fatto sugli scudetti della Juve? Sono trenta o ventotto?", Lucio ha sposato la linea della sua nuova azienda, ma senza pronunciare il numero esatto. Ha risposto in maniera imbarazzata con una frase che chiede una deduzione, non con una frase diretta: "io dico che... io la penso come dice il mio presidente...".

Cristian Chivu ha visto tutta la scena e prova a sciogliere il ghiaccio con una frase ironica: "Si, ma a quale presidente si riferisce?". In effetti non lo specifica. É chiaro che ogni riferimento al volta bandiera troppo veloce ė puramente voluto. I suoi ex compagni hanno capito che il giocatore ha risposto dosando il suo professionismo. Ha praticamente detto l'unica cosa che poteva dire per non entrare in polemica con la sua nuova dirigenza, la sua nuova tifoseria.

Il discorso ė semplice, difficile parlar male del proprio datore di lavoro, farlo in pubblico sarebbe veramente troppo. Ivan Ramiro Cordoba, uno che Lucio ha imparato a conoscerlo, a proposito delle sue parole, dice: "Parlo di lui solo perchè me lo chiedete, ricordando il grande campione che è stato qui. Lo conosciamo e anche i compagni possono confermare che le sue parole durante la presentazione non sono uscite dal suo profondo. Basta, oltre a questo non c'è molto da dire. Lotteremo adesso da rivali". Sul campo.