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Ci siamo, è il derby day. Roberto Mancini ha elargito tutto il proprio entusiasmo e la voglia di vincere nel corso della conferenza stampa di ieri e l'Inter che si appresta ad affrontare il Milan questa sera dovrà dimostrare di aver assorbito tutta la positività del nuovo tecnico, cancellando l'ansia accumulata in passato. Questo è il primo obiettivo del tecnico jesino: giocare a calcio, perché spesso e volentieri il pubblico del Meazza ha assistito a spettacoli sportivi che rappresentavano quasi un altro sport.
Si cambia tutto: soprattutto modulo e mentalità. Dopo 15 mesi di difesa a tre, l'Inter si dispone sul terreno di gioco con una linea difensiva a 4, poi il rombo a centrocampo e le due punte. Handanovic sarà il solito baluardo in difesa dei pali, mentre Vidic si accomoderà in panchina. Al suo posto, come centrali, ci sono Ranocchia e Juan Jesus, con Nagatomo a destra e Dodo a sinistra. I due esterni saranno in grado di interpretare il nuovo modulo senza sbavature? Questa è solo una delle domande che vengono in mente dopo diversi mesi di standardizazione del modello.
A centrocampo Kuzmanovic agirà da perno centrale, Hernanes non sta ancora bene, il brasiliano sarà in panchina ma forse solo per emergenze e eventuali recuperi in extremis, insomma, ci si augura che possa restare a guardare. Ai lati dell'ex Fiorentina ci saranno Guarin a destra e Obi a sinistra. Kovacic agira alle spalle di Icardi e Palacio. Il giocatore croato viene continuamente istigato alla giocata da Roberto Mancini, lo stesso tecnico ieri in sala stampa ha chiaramente espresso il desiderio di vederlo più costantemente in zona gol:"deve vedere la porta" questa la locuzione magica che adesso sta cercando di inserire a forza nella testa del numero dieci.
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