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Le difficoltà di liquidità che sta incontrando Suning nella gestione ordinaria hanno origine anche e soprattutto nelle decisioni del governo cinese. Uno stop agli investimenti nel calcio particolarmente severo, come dimostra la norma sui 3 milioni di dollari lordi come tetto massimo per lo stipendio dei giocatori.
"Per quanto riguarda il ruolo delle aziende cinesi nel calcio l'estero, il governo di Pechino ha scoraggiato nuovi investimenti, sottoponendoli a un meccanismo di autorizzazione politica. Il provvedimento, assieme alla difficile situazione economica di Suning, è alla base della crisi di liquidità dell'Inter e della decisione di cedere quote di capitale ai fondi. Il club nerazzurro è in trattativa con il fondo BC Partners, con sede a Londra", sottolinea oggi Repubblica.
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