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Inter, in campo col City i pezzi da 90. Lautaro punta il riscatto, Acerbi punta…Haaland
Stamani l'Inter ha svolto la rifinitura ad Appiano Gentile come da tradizione ed è volata a Manchester. In programma, domani sera, c'è una sfida dalle sfumature potenti. La squadra di Inzaghi incontrerà il City di Guardiola e il pensiero non può non volare alla finale di Champions League persa a Istanbul. Come sta l'Inter? Che tipo di Inter è diventata dopo quell'incredibile stagione in Champions League, segnata da un cammino incredibile e culminata purtroppo nell'amarezza? In coppia con Lautaro non c'è più Lukaku, ma Thuram. Tra i pali, dopo l'addio di Onana, c'è Sommer. In regia Calhanoglu ha ereditato il posto di Brozovic. Anche Dzeko non c'è più. Domani Inzaghi potrà contare solamente su tre attaccanti: Lautaro, Thuram e Taremi. Arnautovic si è svegliato con la febbre alta, stamattina, e non è nemmeno partito. Il Tucu Correa, in campo nei minuti finali contro il Monza, non è in lista.
La rifinitura si è svolta in un clima più vicino all'autunno che alla fine dell'estate. Dopo la parte di allenamento visibile ai media (riscaldamento e torello), Inzaghi ha dato avvio alle prove tecniche per la sfida di Champions. Il tecnico dovrà fare a meno anche di Dimarco, fermo per un affaticamento (e in dubbio anche per il derby), ma potrà contare sui titolari in difesa. A cercare di fermare Haaland ci sarà Acerbi, sostenuto a destra da Pavard e a sinistra dal ritrovato Bastoni. Stamattina Inzaghi ha lavorato su questo. Sulla compattezza nella fase difensiva, che non dovrà presentare sbavature. I nerazzurri saranno chiamati a mettere in campo un'intensità decisamente superiore a quella dell'ultima gara. Si riprende le chiavi della regia, Calhanoglu. Barella, che come il turco contro il Monza ha fatto sentire la sua assenza, tornerà al suo posto per manovrare con i tocchi giusti e con la giusta velocità. Lì davanti Lautaro e Thuram dovranno farsi trovare pronti a capitalizzare le occasioni. La settimana dei nerazzurri è delle più delicate. Si vola a Manchester, ma domenica c'è il derby che incombe. Una partita alla volta, è stato il mantra vincente dello scorso anno. Contro il City si attendono soprattutto segnali positivi da parte di chi (per ovvi motivi di preparazione ridotta) non ha ancora trovato la forma giusta, Lautaro Martinez. È il Capitano e non si è mai sottratto al sacrificio per la sua squadra. Domani, senz'altro, non sarà diverso.
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